La CNA-Fita, la categoria dell’autotrasporto di CNA, ha messo a punto le modalità per partecipare alla class action contro il cartello dei produttori di autocarri sanzionato dall’Unione Europea. Gli autotrasportatori interessati possono rivolgersi alla CNA-Fita del Trentino Alto Adige (referente Piero Cavallaro tel. 0471 546712 e-mail cavallaro@shv.cnabz.com ) per aderire.
L’azione collettiva sarà gestita dalla società A.L.I. Antitrust litigation Investment Srl (ALI Srl) . Possono partecipare all’azione risarcitoria tutti i soggetti che hanno acquistato camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) e grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) delle marche DAF, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, MAN/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania immatricolati dal 1997 al 2011. Il diritto al risarcimento è riconosciuto dalla giurisprudenza nazionale (Cass. civ. n. 2305/2007), da quella dell’Unione (Corte Giust. Ue Caso C-295/04) ed oggi anche dalla Direttiva 2014/104/Ue sia agli acquirenti diretti che a quelli indiretti. Può agire per il risarcimento del danno chi ha acquistato, anche attraverso leasing, i camion sia nuovi sia usati, che siano stati immatricolati nel periodo tra il 1997 al 2011, con probabile estensione fino al 2013.
“Secondo la letteratura economica – spiega CNA-Fita del Trentino Alto Adige in una nota – dopo la fine del cartello i prezzi non tornano immediatamente ad un livello competitivo, ma impiegano un periodo di circa 2 anni. Pertanto, appare probabile che chi ha acquistato camion immatricolati anche nel 2012 e nel 2013 possa agire per il risarcimento del danno, in quanto il loro prezzo potrebbe aver risentito dell’effetto del cartello. Per tale motivo è utile fornire anche le informazioni dei camion immatricolati fino a tutto il 2013. La decisione se agire per il risarcimento anche per il prezzo corrisposto per i camion immatricolati nel 2012 e 2013 sarà presa dopo aver verificato quanti autotrasportatori siano interessati da tale fattispecie e studiato l’andamento dei prezzi post-cartello”.
La documentazione necessaria da consegnare alla CNA-Fita territoriale è la seguente: documentazione comprovante l’acquisto/leasing dei camion, copia di un documento d’identità del legale rappresentante della ditta di autotrasporto, una visura della società se l’attività di autotrasporto è esercitata in forma societaria, la procura alle liti o in alternativa l’atto di cessione del diritto al risarcimento, e l’eventuale documentazione riguardante la vendita/permuta/rottamazione dei camion. In alternativa, l’autotrasportatore dovrà fornire l’estratto cronologico del camion del PRA, da cui risulti anche il prezzo di acquisto del mezzo, nonché dell’eventuale vendita.
Per gli associati CNA-Fita, i costi dell’azione collettiva saranno anticipati dalla società Antitrust litigation Investment. I non associati possono aderire, ma senza le condizioni di favore concordare tra ALI srl e CNA-Fita.