Una “class action” contro alcune case costruttrici di camion che hanno formato un “cartello segreto”, accertato il 19 luglio scorso dalla Commissione Europea. A promuoverla, tra le prime in Europa e sinora l’unica in Italia, è la Fita Cna su tutto il territorio nazionale avviando un’azione legale collettiva per recuperare le maggiori somme pagate all’acquisto dell’automezzo.
“Contestiamo – spiega Fausto Bianchelli, responsabile provinciale Fita Cna – un sovraprezzo dal 10 al 20% per i veicoli di medie (da 6 a 16 tonnellate) e grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate), acquistati tra il 1997 e il 2011. Le marche che, secondo la Commissione Europea, hanno costituito il cartello sono Man, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e Daf che hanno ammesso le loro responsabilità in cambio di uno sconto sulla sanzione di 2,93 miliardi di euro. Il procedimento della Commissione Europea continua nei confronti di Scania che si è rifiutata di patteggiare. Il termine ultimo per aderire alla class action è il 31 ottobre 2016”.
“E’ importante che gli autotrasportatori marchigiani che hanno acquistato veicoli dalle aziende sanzionate dalla Commissione Europea – continua Bianchelli – aderiscano all’azione collettiva di risarcimento perché essa ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende ed in particolare di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze o le risorse per agire individualmente in un giudizio complesso per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione delle norme antitrust”.
L’azione collettiva promossa da Fita Cna è aperta a tutti gli autotrasportatori che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine i camion sopra descritti e gli associati Cna possono partecipare all’azione senza alcun costo anticipato. Lo studio legale che assiste la Fita Cna nell’iniziativa a favore degli autotrasportatori, spiega che “aderendo all’azione collettiva si parteciperà alle azioni giudiziali e stragiudiziali che saranno poste in essere per ottenere il risarcimento dei danni causati dal cartello”.
“I tempi saranno i più rapidi possibili – assicura Bianchelli – l’azione collettiva è già pronta per partire. Pertanto, prima si aderirà all’azione, prima si potrà ottenere il risarcimento dei danni subiti”.
I soggetti interessati possono contattare le sedi territoriali di riferimento della Fita Cna, ricordando che la raccolta di adesioni scade a fine ottobre 2016.