Questa è la nostra casa, e qui con gioia ed emozione accogliamo coloro che hanno fatto la storia di 70 anni di CNA”. Ecco le parole di Massimiliano Santini, direttore della CNA Provinciale di Ancona, nella cerimonia ufficiale di apertura delle celebrazioni per i 70 anni dell’associazione, svoltasi il 1 luglio nella sede CNA alla Baraccola.

Presenti i presidenti e i segretari (la figura del direttore entra in CNA solo nel 1994) che si sono avvicendati alla guida dell’associazione nel corso degli anni. Per le istituzioni, presenti l’assessore regionale industria/artigianato Manuela Bora, la presidente della Provincia Liana Serrani e il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli.

Da queste ultime, un coro unanime al lavorare insieme e un invito alla concretezza, riconoscendo nell’attività della CNA proprio la capacità di tradurre in azioni concrete i propositi.

“Questa sarà la legislatura dello sviluppo – ha esordito l’assessore Bora, fresca di nomina – e pertanto lanciamo proprio in questa occasione un patto di corresponsabilità tra politica e imprese. Facciamo un lavoro di squadra perché insieme ce la possiamo fare”.

Dalla Serrani un “plauso alla CNA che ha legato la sua credibilità alla concretezza nel corso dei suoi 70 anni”.

“Istituzioni e associazioni di categoria – ha detto la presidente della Provincia – devono essere credibili perché è ciò che gli imprenditori chiedono”.

E il sindaco Mancinelli: “Concordo sul lavorare insieme e sull’essere concreti, cosa che purtroppo non sempre accade, ma che è assolutamente possibile. E ognuno faccia quanto di sua competenza per il ruolo che riveste. Dobbiamo fare cose concrete con ricadute vere sul territorio. Non a caso oggi si può affermare che il vero costo della politica è non aver risparmiato prima, per 15 anni, milioni e milioni di euro/anno sui rifiuti”.

In occasione dell’evento, oltre a premiare i presidenti e i segretari storici della CNA, è stata presentata un’indagine sugli aspetti socioeconomici del territorio della provincia di Ancona, curata da Giovanni Dini, direttore del Centro Studi Sistema. In base ai dati, in provincia si registra un alleggerimento della crisi: “Le imprese della provincia – ha spiegato Dini – hanno avuto una capacità di reazione al perdurare dello stato di difficoltà assai più favorevole rispetto a quella complessiva regionale”.

Slogan di questo importante anniversario della CNA è “Con Noi, Ancora”: “Guardiamo al futuro – ha spiegato il presidente provinciale Marco Tiranti – senza dimenticare il passato”.

E, come è stato detto negli interventi introduttivi: “CNA è ciò che ha seminato ieri, che coltiva con cura oggi e che farà nascere domani”.

 

Un po’ di storia

Il 28 maggio 1945 un gruppo di barbieri costituisce ad Ancona l’UPA (Unione Provinciale Artigiani). Il 30 giugno 1945 viene approvato lo Statuto. E’ la prima associazione datoriale a nascere nelle Marche.

Con il passare dei mesi l’associazione si organizza a livello nazionale e nel dicembre 1946 si svolge il primo congresso a Roma. Negli anni, l’UPA ha profonde riorganizzazioni, fino a diventare, nel corso del congresso dell’ottobre 1971, CNA (Confederazione Nazionale Artigianato) che, oggi, rappresenta qualunque tipologia di impresa, dalla piccola alla media, offrendo al contempo servizi tanto agli imprenditori quanto ai cittadini.

 

I premiati

Consegnate targhe a coloro che hanno fatto questi 70 anni di storia della CNA: Presidenti e Segretari (solo dal 1994 i Segretari sono divenuti Direttori).

Presidenti: Ivo Bastianelli (1955-1971), Giuseppe Lanternari (1071-1978), Lamberto Giacomucci (1978-1980), Giuliano Giuliani (1980-1982), Cesare Giaccaglia (1982-1984), Learco Bedetti (1984-1986), Giuliano Gasparri (1986-1994), Giuliano Borgognoni (1994-2001), Renato Picciaiola (2001-2009), Marco Tiranti (2009-oggi).

Direttori: Alberto Zavatti (1955-1970), Uliano Giannini (1970-1976), Sergio Bozzi (1976-1980), Aldesina Piermarioli (1980-1982), Franco Tiraboschi (1982-1986), Riccardo Ruggeri (1986-1991), Marco Bilei (1991-1994), Otello Gregorini (1994-2013).

 

L’indagine: territorio, economia e società

L’ultima rilevazione condotta tra le imprese della provincia di Ancona dal Centro Studi Sistema rileva un alleggerimento delle difficoltà grazie soprattutto al manifatturiero che conferma la dinamica moderatamente orientata in positivo. Al primo posto tra le misure che le imprese intendono adottare per contrastare la crisi, figura la ricerca di nuovi mercati in Italia. Per quanto riguarda gli aspetti socioeconomici, nella provincia la popolazione residente mostra a lungo una crescita più costante e più elevata rispetto a quella del Paese e le imprese manifatturiere e del terziario mostrano una dinamica di crescita ben maggiore di quella della popolazione, proprio mentre regione e Italia perdono imprese. 

Sul fronte sicurezza, la criminalità ha una presenza e un’attività allineata al dato regionale e, dunque, drasticamente inferiore al dato nazionale. In più, il dato provinciale mostra da qualche anno di essere migliorato e non avere più uno svantaggio rispetto alla situazione regionale come nei primi anni del decennio scorso, quando l’indice risultava sempre decisamente superiore a quello regionale.

Il tasso di disoccupazione giovanile nella provincia è largamente al di sotto di quello più marcato del Paese. Il mercato del lavoro provinciale conferma di essere più reattivo e di godere di una maggiore capacità di riequilibrio se si considera il tasso di occupazione, che resta sempre più favorevole per la provincia rispetto al dato regionale (e, ovviamente, al dato nazionale) anche nei momenti più difficili.

Quali sono i risultati di questa situazione di contesto più favorevole? Performance migliori!

La dinamica del fatturato mostra con evidenza come le imprese della provincia abbiano avuto una capacità di reazione alla crisi assai più favorevole di quella complessiva regionale.