CNA, insieme alle altre Organizzazioni Datoriali e CGIL CISL e UIL ha formalmente chiesto ai Ministri Catalfo e Gualtieri un diretto e tempestivo interessamento per l’integrale trasferimento delle risorse al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, l’unico strumento in grado di fornire le prestazioni di sostegno al reddito ai dipendenti delle imprese artigiane che hanno ridotto o sospeso la loro attività lavorativa in seguito all’emergenza epidemiologica. In questi mesi FBSA ha ottenuto un importante stanziamento economico dal Governo per far fronte alle numerose domande pervenute e ha lavorato al massimo dell’efficienza gestionale e organizzativa per garantire una tempestiva erogazione degli ammortizzatori sociali.
Nonostante questi sforzi, sono ancora molti i lavoratori che attendono le prestazioni di sostegno al reddito relative ai mesi di aprile, maggio e giugno, nei confronti dei quali FSBA non ha più alcuno spazio di azione, avendo già anticipato tutte le risorse accumulate negli anni per far fronte alle oltre 750 mila domande pervenute.
Il ritardo nel trasferimento delle risorse già stanziate, che di fatto impedisce a FSBA di operare, è ormai diventato intollerabile per imprese e lavoratori e, per questo motivo, è necessario un intervento immediato delle istituzioni volto a disporne l’integrale trasferimento.
Serve, inoltre, un nuovo stanziamento di almeno 500 milioni di euro per dare piena risposta alle domande già presentate, nonché per finanziare ulteriori settimane di sostegno al reddito a favore delle imprese che hanno già esaurito le diciotto settimane e che non sono in condizione di ripartire.
Senza questa proroga e queste nuove risorse, le imprese artigiane rischiano di subire danni indelebili, che inevitabilmente avranno gravissime ripercussioni su tutto il tessuto economico del Paese, vanificando quindi gli sforzi finora fatti.
Salve,
da artigiana,mi dispiace vedere come e quanto lo stato si sia dimenticato del nostro settore produttivo. Bandiera della creatività e del gusto italiano…da sempre, l’artigianato ha permesso all’Italia di farsi conoscere ed apprezzare nel mondo. Creatività, gusto…utilizzo di materie prime di qualità eccelsa…garanzie apprezzate dal mondo intero…ma…a quanto pare intenzionalmente snobbate dallo stato….dal NOSTRO STATO..
Quello stesso stato che ci chiede mensilmente di sottostare ad una pressione fiscale paradossale, ma alla quale ci siamo ugualmente adattati nonostante poi si veda che da la possibilità legislativa di definire artigianato italiano anche a realtà che producono all’estero o che acquistano all’estero prodotti che poi differiscono per conformità a tutti quelli che sono le caratteristiche che , invece, impongono ad un prodotto fatto in italia.
Quello stesso stato che permette di far entrare nel nostro territorio articoli confezionati con materie prime tossiche, da noi vietate, ma che diventano improvvisamente legali sulla base di trattati commerciali che vanno solamente a ledere il lavoro del territorio. e..purtroppo..quello stesso stato che adesso, in questo momento di difficoltà economica non dipendente dalla ditta stessa, aiuta in maniera prioritaria l’industria ( che ricordiamo anche quelle hanno quasi tutte delocalizzato la sede fiscale in paradisi fiscali europei per poter pagare meno tasse…e non in Italia), al commercio…e .. dimenticandosi degli artigiani. Di tutta quella categoria con le mani distrutte dal lavoro….forse perchè sono mani brutte…da nascondere. Sono mani di cui doversi vergognare. E…sì…forse il nostro Stato si vergogna a vedere quelle mani…non vuol vederle…le ignora…….CI IGNORA!
Un’artigiana ..innamorata del proprio lavoro..e delusa dal proprio governo