La Sardegna ha in programma interventi per 6,3 miliardi derivanti dalla legge obiettivo per le infrastrutture strategiche. Rispetto al valore complessivo degli interventi, pari a 285,2 miliardi, il costo degli interventi del Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS) di interesse della nostra regione rappresenta complessivamente il 2,2% del totale a fronte di quote dell’8% per superficie territoriale e del 2,7% per popolazione residente.
Le disponibilità finanziarie ammontano a 3,2 miliardi di euro mentre il fabbisogno residuo ammonta a 3,1 miliardi.
Dunque le risorse disponibili, rappresentate per il 75% da finanziamenti pubblici e per il restante 25% da finanziamenti privati, consentono la copertura finanziaria del 50,4% del costo degli interventi programmati. Lo evidenzia la Cna Sardegna analizzando i dati contenuti nel 9° rapporto sullo stato di attuazione della “Legge Obiettivo” al 31 dicembre 2014 presentato lo scorso 15 marzo alla Camera dei Deputati.
Un ruolo centrale all’interno del PIS spetta agli interventi per il potenziamento del sistema dei trasporti dell’isola facenti parte del progetto denominato “Piastra Logistica Euro Mediterranea della Sardegna”. Si tratta di interventi del costo complessivo di oltre 5 miliardi di euro pari all’80% del PIS regionale.
Il restante 20%, pari a circa 1,3 miliardi, spetta agli interventi del sistema idrico (484 milioni di euro) e al collegamento sottomarino a 500 kV in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana), intervento del Piano degli elettrodotti della rete elettrica di trasmissione nazionale, per un importo pari 780 milioni, finanziato con risorse private di Terna Spa.
La Piastra logistica Euro Mediterranea
Il progetto “Piastra Logistica Euro Mediterranea della Sardegna” prevede importanti investimenti su due delle principali arterie stradali dell’isola, la SS 131 (circa 1,7 miliardi) e la SS 597/199 Sassari – Olbia (927 milioni), opera quest’ultima finanziata per un importo pari a 606,5 milioni con le risorse del Piano Nazionale per il Sud e considerata prioritaria dall’attuale Governo. Si tratta dell’unica infrastruttura regionale del PIS inserita tra le opere prioritarie di cui all’allegato 3 dell’Allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2015 (aprile), ma ulteriori opere prioritarie potranno essere individuate in occasione della definizione, entro il mese di settembre 2015, del Documento pluriennale di pianificazione.
Tra gli altri interventi della “Piastra Logistica Euro Mediterranea” figurano, da un lato, l’adeguamento degli impianti portuali di Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres e Cagliari, dall’altro, una serie di interventi sulle reti stradale e ferroviaria di accesso a porti, aeroporti e interporti e per la mobilità nell’area vasta di Cagliari.
Nell’ultimo anno sono stati inseriti anche i seguenti interventi: SS 554 Eliminazione degli svincoli a raso (233 milioni); adeguamento della stazione ferroviaria di Cagliari e ampliamento del presidio di manutenzione per accogliere i nuovi treni CAF (7 milioni); impianti: PRG Stazione di Cagliari Interscambio Metro-Treno, Porto Canale di Cagliari (10 milioni).
Per quanto riguarda il livello di avanzamento degli interventi inclusi nella Piastra Logistica, il 75% è in fase di progettazione e meno del 10% risulta in corso o ultimato. Il restante 15% è relativo a lotti in gara o aggiudicati.
La tipologia delle opere
Quanto alla tipologia di opere il Programma per le opere strategiche regionale, al pari di quello nazionale, contempla prevalentemente strade.
Le infrastrutture per il potenziamento della rete stradale, con un costo di quasi 4 miliardi (il 2,7% delle strade programmate a livello nazionale) rappresentano il 63% del valore del Programma regionale. Il restante 37%, pari a circa 2,3 miliardi, è relativo: al collegamento SAPEI (780 milioni); al potenziamento della rete ferroviaria (620 milioni); al potenziamento della rete idrica (484 milioni); al potenziamento degli hub portuali e interportuali (297 milioni); al completamento del Sistema Metropolitano Area Metropolitana di Cagliari (137 milioni).
«Il programma di infrastrutturazione strategica rappresenta una grande occasione per colmare il gap infrastrutturale della nostra regione», evidenziano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della CNA Sardegna e presidente di CNA Costruzioni. Il quadro descritto – proseguono i vertici CNA – è quello tratteggiato dalla legge obiettivo, ma rischia di rimanere sullo sfondo e per gran parte inattuato.
Il governo come è noto lo scorso 10 aprile ha approvato il DEF con l’allegato Infrastrutture, operando una prima “selezione” draconiana e come recita lo stesso documento definisce un piano di interventi “realistici e maturi “che prevede 25 opere prioritarie, per un costo totale di 70,9 mld di euro e coperture finanziarie pari a 48 mld di euro. Piano che risponde da un lato a una diffusa esigenza di razionalizzazione, dall’altro, a un sano esercizio di realismo finanziario finalizzato a selezionare un ristretto numero di opere sulle quali convogliare le risorse pubbliche e private disponibili. Per la Sardegna l’unica opera prevista è la Sassari-Olbia.
La partita decisiva – continuano Porcu e Zanda – si giocherà a settembre quando verrà elaborata la nota di aggiornamento al DEF 2015 e attraverso il documento pluriennale di pianificazione (DPP) dopo un approfondimento con le regioni includerà tutti i programmi di investimento per la realizzazione delle opere pubbliche che realisticamente potranno essere realizzate nei prossimi anni. Il DPP che conterrà i contratti Anas, Rfi, intersecherà le fonti di finanziamento europee, nazionali e comunitarie. Al suo interno confluiranno le opere logistiche per i sistemi portuali, inclusi nelle reti TEN e le reti di collegamento con gli aeroporti principali, ma anche le opere idriche e quelle rientranti nel piano dell’edilizia scolastica.