Il turismo e la cultura sono per l’Italia un asset importante e strategico contribuendo per l’11,8% alla ricchezza nazionale e al numero di occupati. Come si evince dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio su dati della Fondazione Symbola-Unioncamere, il valore aggiunto generato dal sistema produttivo culturale e creativo in provincia di Reggio Emilia ha superato i 950 milioni, ovvero il 6% della ricchezza complessivamente prodotta dal territorio. In questo scenario, assume un valore ancora più significativo il progetto CNA Turismo e Commercio presentato a Roma nei giorni scorsi, di cui CNA Reggio Emilia è promotrice attiva.
Nell’ambito di questo nuovo impegno che CNA ufficializza, la presidenza CNA ha deliberato l’appoggio politico al progetto di maxi arena al Campovolo aderendo al protocollo proposto dal Comune di Reggio Emilia.
“Vediamo con favore l’idea di un luogo per piccoli e grandi eventi a Reggio Emilia, in una zona oggetto di profonda trasformazione come il Campovolo e l’area ex Reggiane – sottolinea il presidente CNA Reggio Emilia, Giorgio Lugli – a condizione che questo non rappresenti il “tutto” ma una parte del progetto di valorizzazione turistica di Reggio Emilia e provincia che dovrà vedere il giusto protagonismo, in ogni sua fase, del sistema delle PMI del territorio”.
Su commercio e turismo, infatti, CNA Reggio lavora da tempo contribuendo alla nascita del progetto nazionale, nella convinzione che in questo settore si ritrova una delle leve del nuovo sviluppo.
“CNA rappresenta una molteplicità di imprese che contribuiscono a rendere attrattivi i luoghi e ne consentono la fruibilità – spiega Giorgio Lugli – associando gli artigiani dell’artistico, i produttori di stoffe e abiti, di prodotti enogastronomici, le imprese di restauro, di manutenzione e di cura del patrimonio, le ditte di trasporto persone, le strutture ricettive, la guide turistiche, le imprese della somministrazione e della ristorazione. Siamo di fronte a un’idea diversa di turismo: un turismo ad ampio spettro, che è prima di tutto un’idea di sviluppo e un racconto nuovo del territorio. L’obiettivo è mettere a sistema la molteplicità di soggetti che compongono questo variegato puzzle fatto di artigiani, professionisti e imprese dell’economia del turismo”.
Il progetto di CNA Turismo si basa sul racconto delle tante realtà che contribuiscono a dare identità al nostro Paese. Lo storytelling è una strategia del marketing sempre più utilizzata. É il mercato a chiederlo. I turisti cercano sempre di più storie, esperienze. Ricordi, non souvenir.
Un concetto che, peraltro, CNA Reggio Emilia ha fatto suo già da tempo, come dimostra l’incontro pubblico, svoltosi a marzo scorso, con esperti, stakeholder e case histories su come trasformare Reggio Emilia da territorio a meta turistica, al fine di mettere in evidenza le opportunità presenti per gli operatori turistici e tutte le PMI. Grande rilievo hanno assunto le testimonianze d’impresa di Itinere, Archeosistemi e Fattorie Rossi, che hanno raccontato la propria storia di successo nel turismo esperienziale.
Allo stesso modo, nel convegno nazionale “Made in Italy 4.0”, con l’imprenditore re del cashmere Brunello Cucinelli, sono stati raccontati gli esempi concreti di dodici aziende della nostra provincia che hanno fatto del saper fare artigiano e dell’innovazione tecnologica un’eccellenza, raggiungendo importanti traguardi in Italia e all’estero.
“C’è un dato che emerge da tutte le ricerche – conclude il presidente CNA Lugli – l’Italia è una meta in cui il turista è disposto a spendere in cambio di qualità. I nostri associati in questo senso possono diventare, tutti, ambasciatori del Made in Italy. Made in Italy inteso come sinonimo di qualità”.