“Un passo importante per rendere moderna e attuale l’offerta ai giovani che non necessariamente devono seguire un percorso scolastico classico o scientifico, spesso senza reali chance di occupazione sul mercato del lavoro”. Claudio Corrarati, presidente della Cna-Shv, vede con favore le misure illustrate stamane dall’assessore Philipp Achammer per valorizzare  l’apprendistato tramite la rielaborazione della legge provinciale: il diploma di maturità attraverso l’apprendistato, la formula dell’apprendistato stagionale nel settore alberghiero, la proroga annuale dei contratti da apprendista se il giovane non ha ancora sostenuto l’esame finale, l’integrazione dei corsi di sicurezza sul lavoro nei programmi delle scuole professionali,  coaching e consulenza per datori di lavoro e formatori aziendali, il piano triennale per recuperare i giovani che hanno terminato la scuola professionale ma non si sono presentati all’esame finale di apprendistato, la targhetta di riconoscimento alle imprese che formano apprendisti.

“Poter passare dal saper fare al sapere attraverso il diploma di maturità è un passo epocale per l’Alto Adige e per il percorso di formazione duale – prosegue Corrrarati -. Oggi, soprattutto per le famiglie del fondovalle e principalmente di madrelingua italiana, il percorso dell’apprendistato è una “terza scelta” ai  limiti di una sconfitta per il giovane e i suoi familiari. Una percezione che deve cambiare.  Abbiamo bisogno sempre più di nuovi artigiani che sappiano, anche attraverso una formazione completa, portare avanti tradizioni e mestieri in un modo innovativo e digitale. Con le novità illustrate oggi dalla Provincia, i percorsi scolastici diventano realmente tre, equiparati nelle opportunità future di lavoro. Le nostre aziende e il mercato hanno bisogno di ingegneri, chimici, fisici, commercialisti, architetti, periti, ragionieri, geometri, tecnici di ogni tipo,  ma anche di giovani che acquisiscano conoscenze  e capacità nei lavori di qualità, in un contesto che avrà sempre più bisogno di artigiani anche laureati”.

“Ora – conclude il presidente della Cna-Shv – è necessario adeguare i percorsi didattici per renderli idonei alle esigenze del mercato del lavoro e promuovere con le famiglie questo nuovo modello in modo che, già a partire dal prossimo anno scolastico, non vi siano incertezze o paure a scegliere il percorso formativo”. 

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