L’albo che fa sparire oltre 25 mila restauratori. Ad essere in regola con le nuove norme (dlgs n.42/04), infatti, per ora sono solo i nuovi laureati quinquennali in restauro. Tutti gli altri professionisti, che rappresentano la maggioranza, devono dimostrare di possedere i titoli per entrare a far parte di due distinti albi e ottenere così la qualifica di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali.
“Siamo ancora in una sorta di limbo su tempi e modalità che rischia di sfavorire una parte delle migliaia di imprese italiane che operano da anni nel settore. Se non si provvede, in tempi rapidi, con quella sanatoria richiesta da tempo da CNA, si rischiano conseguenze pesanti e l’esclusione dalla possibilità di esercitare la propria attività di imprese di grande competenza”. Così Gabriele Rotini, responsabile nazionale CNA Artistico e Tradizionale, in un articolo pubblicato oggi a pagina 28 del quotidiano Italia Oggi.
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