Una iniziativa che veda la presenza delle Istituzioni, delle Associazioni Imprenditoriali e delle Organizzazioni sindacali affinchè, con l’intervento del Governo, si giunga a sottoscrivere un Patto con l’Enel perché il sito di Polesine Camerini rientri in una progettualità di recupero, contribuisca alla valorizzazione del delta del Po e diventi la sede di un Polo tecnologico. È la proposta della CNA Rovigo affinchè il territorio non esca penalizzato dall’ennesima situazione di indeterminatezza e non colga nuove opportunità per la prospettiva.

È evidente – afferma CNA Rovigo –  che nessuno chiede ad Enel di svolgere ruoli che la sua mission aziendale non contempla, ma seguendo quanto affermato anche recentemente dall’Amministratore Delegato Starace, nel presentare il piano strategico 2016 – 2019, se l’obiettivo dell’azienda è di creare “maggiore integrazione fra reti e produzioni di fonti rinnovabili, aprendo nuove opportunità di business man mano che la generazione distribuita si afferma, richiedendo sistemi di gestione  dell’energia più sofisticati,, la proposta è di inserire Porto Tolle tra i siti da riconvertire nella più ampia strategia della produzione da fonti rinnovabili di energia elettrica, investendo su percorsi e scenari innovativi.

D’altra parte, nella continua ricerca di soluzioni tecniche e scientifiche finalizzata ad attenuare l’inquinamento del pianeta, l’Enel, player internazionale nella  produzione di energia, è impegnata ad investire sulle fonti alternative e per questo favorire lo sviluppo di una filiera energetica sostenibile, accompagnata dalla individuazione di nuove soluzioni tecnologiche collegate ai mutamenti della società ed alle esigenze della popolazione,  potrebbe trovare in Polesine un ambito ottimale, con ricadute significative per la comunità .

La convinzione – prosegue la nota della CNA – è che un’azienda, ancora a forte azionariato pubblico, dovrebbe essere da traino per favorire l’innovazione tecnologica del Paese che rappresenta una priorità per le sfide che la complessità della globalizzazione pone e per sostenere il riposizionamento della nostra economia.

Quali opportunità potrebbero nascere da una filiera agro-energetica localizzata nel territorio, all’insegna della sostenibilità, attraverso, per esempio, l’utilizzo delle biomasse con la prospettiva, eventualmente, anche di produzione di biometano per autotrazione da utilizzare sia per le imprese dell’agricoltura che per la mobilità.

Nel frattempo, sottolinea CNA, devono proseguire i lavori di smantellamento dei vari gruppi della centrale, programmando, però, anche gli interventi successivi a quelli già in essere, in una logica di definizione delle attività, rafforzando l’impegno di coinvolgimento sia di lavoratori che di imprese locali, dando certezze di prospettiva a medio periodo.

Anche nel campo turistico Enel potrebbe svolgere un ruolo primario, afferma CNA, svolgendo un ruolo di main sponsor dell’area umida più vasta d’Europa, contribuendo alla valorizzazione e promozione del territorio all’interno di una progettualità di ampio respiro per riposizionare tutta l’area del delta ai fini turistici, tenendo conto delle varie peculiarità (luoghi naturalistici, luoghi di visitazione, località balneari), utilizzando anche risorse comunitarie, attivando per esempio, giàdalla prossima estate, un progetto  di visitazione in cui la mobilità avvenga  attraverso un sistema di auto elettriche.

Essenziale è, infine, la realizzazione di un Polo tecnologico (così come è già avvenuto da parte di Enel in altre parti d’Italia), in collaborazione con la Regione Veneto, le Università, il CNR, in cui la ricerca sia accompagnata all’applicazione, sia su prodotti che su materiali, attivando filiere innovative, coinvolgendo anche imprese locali.

Le prospettive di questo territorio – conclude CNA – necessitano di risposte non più rinviabili, nella consapevolezza che l’ambiente, le comunità del delta del Po abbiano già pagato molto in termini di disponibilità a favore delle politiche energetiche del Paese ed ora è necessaria una forte integrazione e collaborazione in cui Enel svolga una parte attiva.