“La riduzione delle deduzioni forfetarie del 2014 è inaccettabile. La misura è ormai colma, vogliamo risposte immediate dal Governo, anche sulle tante questioni aperte, o saremo costretti ad aprire lo stato di agitazione”.
CNA Fita, l’unione degli autotrasportatori artigiani, lancia un forte grido di allarme all’indomani dell’ufficializzazione, da parte dell’Agenzia delle entrate, della diminuzione delle deduzioni forfetarie per il trasporto merci per il 2014, ridotte ad appena un terzo rispetto a quelle stabilite per il 2013.
“Il provvedimento – affermano alla CNA Fita Umbria – si tradurrà da subito in un forte aumento della tassazione già nella dichiarazione dei redditi in fase di scadenza. Infatti, la dotazione finanziaria messa in campo dal Governo, che a fronte di un’esigenza di circa 180milioni di euro necessari per riconfermare le deduzioni 2013, ne ha stanziati per il 2014 solamente 60, si configura come un’ulteriore mazzata fiscale sulle imprese del trasporto, già stremate da una crisi interminabile”.
CNA Fita ha avanzato al ministero dei Trasporti una proposta dettagliata per rimodulare le risorse già oggi destinate all’autotrasporto merci pari a circa 200milioni di euro: un piano che permetterebbe di erogare alle imprese un effettivo beneficio economico e allo Stato di risparmiare risorse pubbliche.
“Si tratta di soluzioni ponderate, perfettamente attuabili. Chiediamo al Governo di darci una risposta, altrimenti saremo costretti a prendere in considerazioni azioni forti della categoria come estrema ratio per risolvere i problemi sul tappeto”.