“Con una comunicazione verbale, viene annullata la seduta della Commissione Provinciale dell’Artigianato (CPA) del 12/Gennaio/2014 in quanto la stessa Commissione è decaduta, ai sensi della L.R. 22/95, il 03/01/2015 – causando di fatto una vacatio che crea disservizi e disorientamento alle imprese, che da questo momento in poi non hanno nessuna certezza sulle modalità ed i tempi di espletamento delle pratiche – dichiara il Presidente della CNA Mauro Todaro -. Il fatto che la documentazione relativa alla ricostituzione della stessa è stata inviata, unitariamente e da tutte e quattro le Organizzazioni Sindacali Artigiane, tramite PEC il 05/12/2014, sembra ravvisare lo stesso atteggiamento tenuto dall’Assessore Regionale in occasione del mancato rinnovo degli organismi della CCIAA”.
“Come si ricorderà la CPA è un sistema di autogoverno che prevede tra l’altro la verifica delle pratiche di inizio, variazione e cessazione delle attività artigiane ed il riconoscimento delle qualifiche professionali. Un sistema di autogoverno che ha permesso una vigilanza, specialmente sui requisiti necessari per l’attività artigianale; la composizione della stessa è stata di 12 componenti di cui 6 imprenditori artigiani, 4 esperti nominati dalle associazioni di categoria e due componenti nominati dall’Assessorato regionale. Ma con una lettera del 24/09/2014, ed è questa la novità che non riusciamo a digerire – continua Todaro – l’Assessorato nel richiedere alle Associazioni la designazione degli esperti, comunica che la CPA da ora in avanti sarà costituita dai soli 4 esperti e non più con la presenza degli imprenditori, il tutto in base alle disposizioni del D.L.Gs 59/2010, che la Regione Sicilia non ha mai recepito”.
“Ancora una volta alla Regione Siciliana si lavora per danneggiare e penalizzare la nostra provincia e nel caso specifico le imprese artigiane, che per quanto riguarda il nostro territorio sono l’asse portante dell’economia locale”.
“Occorre sottolineare alcuni aspetti di questa ennesima beffa, continua Todaro, il Decreto n. 59 è del 2010, come detto non è mai stato recepito, né tanto meno è stata modificata la L.R. 3/86. Come mai si azzera la CPA pur in presenza della presentazione di tutta la documentazione prevista per il rinnovo della stessa già inviata un mese prima?”.
“Ed ancora, l’Assessorato ha considerato il fatto che la CPA di Enna, limitando la nomina ai soli cesperti, crea una disparità di trattamento con le altre CPA dell’Isola, oltretutto considerando che dal 2010 già altre CPA sono state rinnovate, ma tutte in base all’Art. 10 nel suo complesso, e solo per Enna viene prevista la nomina dei soli esperti”.
Tale discriminante nei confronti delle altre CPA ed in assenza di una regolamentazione del funzionamento delle CPA (nuovo corso), creerebbe una disparità di trattamento non solo all’interno della CRA (Commissione Regione dell’Artigianato) dove mancherebbe un rappresentante di Enna, ma anche all’interno della stessa CPA di Enna, dove a differenza delle altre CPA, mancherebbe il Presidente ed il Vice Presidente.
Il Presidente Todaro, che oltretutto è anche Vice Presidente della CPA azzerata, conclude affermando: “fino ad oggi la CPA ha lavorato in sinergia con tutti i componenti grazie anche all’apporto fattivo del Presidente Arena Cristoforo, e quindi occorre ringraziare Lui e tutti i componenti per il lavoro svolto. Rivolgo un appello all’Assessorato affinchè riveda la sua posizione penalizzante nei confronti delle imprese Artigiane del territorio, che rappresentano circa il 25% del tessuto produttivo locale, e quindi auspico che prima di qualsiasi cosa, venga modificato l’Art. 10 della L.R. 3/86 ed il suo regolamento attuativo che stabilisce le modalità e le funzioni delle CPA, che vengano prorogate tutte le CPA in scadenza ed infine qualora si debba modificare la normativa regionale o recepire quella nazionale, debbono essere azzerate tutte le CPA dell’Isola, in modo tale che tutte e nove siano messe allo stesso livello”.