Sintonia piena sulla proroga al 2020 delle attuali concessioni balneari marittime, a difesa degli investimenti operati dalle imprese, e a tutela di una specificità tutta italiana nel campo del turismo. E’ quanto emerso, a Bruxelles, al termine dell’incontro tenuto da CNA Balneatori con la Commissione dell’Ue che si occupa di crescita e mercato interno (“UE Dg Growth-CE”). Un incontro che ha fatto seguito alla precedente consultazione tenuta, solo poche settimane prima, con i rappresentanti del Parlamento europeo.
«Il negoziato con gli organismi comunitari – spiega il responsabile nazionale CNA Balneatori, Cristiano Tomei – si manterrà nel solco di quello che abbiamo definito “doppio binario”; ovvero, pieno regime di liberalizzazione per le nuove concessioni; di tutela, invece, di quelle già in essere. Un obiettivo, questo, che perseguiamo in piena sintonia con il governo italiano e sulla quale è in corso uno specifico negoziato, da realizzare attraverso la previsione di un adeguato periodo di transizione, in considerazione della peculiarità della impresa turistica italiana, degli investimenti già effettuati, della difesa degli occupati». Punti qualificanti, sostiene Tomei, «messi in discussione dai pronunciamenti di alcuni organi di giustizia amministrativa italiana, ma che presto saranno passati al vaglio dell’Alta Corte europea di Giustizia, innanzi alla quale pendono ricorsi presentati da Cna Balneatori e dell’Avvocatura di Stato italiana».