La “direttiva sui servizi” (Bolkestein) sancisce la parità di tutte le imprese europee nell’accesso ai mercati dell’Unione e stabilisce anche che quasi tutte le concessioni pubbliche come le spiagge, possano essere concesse ai privati solo per un tempo determinato e, alla scadenza, rimesse pubblicamente a gara.

In considerazione della grande disponibilità di litorali liberi, CNA ha sempre sostenuto l’insussistenza di elementi che potessero prefigurarsi come ostacoli alla libera concorrenza.

“CNA esprime forte soddisfazione – afferma Stefano Rossi, responsabile di CNA Balneatori Forlì-Cesena – per l’intesa, tra le forze politiche, raggiunta al Senato che consente per i prossimi 15 anni, di escludere l’applicazione della Direttiva Bolkestein dal comparto delle imprese balneari.

E’ una prima risposta positiva per le imprese turistiche balneari che, per troppo tempo, si sono trovate in una condizione di profondo malessere e di incertezza per il futuro, a causa dell’incombente rischio di non ottenere il rinnovo della concessione, proprio a causa della Direttiva Bolkestein”.

CNA Balneatori è pronta a lavorare al tavolo tecnico promosso dal Ministro Centinaio per giungere, in modo condiviso con le associazioni imprenditoriali, ad una soluzione definitiva che consenta la messa a punto di una legge di riforma in grado di restituire piena serenità al comparto, di fare ripartire gli investimenti e di creare opportunità per nuove iniziative imprenditoriali, sulle spiagge ancora disponibili.

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