L’opinione comune a proposito dei trattamenti estetici vede questi associati al superfluo oppure alla ricerca a tutti i costi della bellezza.
Possiamo tuttavia affermare che l’estetista rappresenta una delle prime figure professionali presso le quali moltissime donne si recano ogni giorno con la richiesta di un trattamento al viso o al corpo non tanto per uno scopo estetico puro e semplice o di tendenza ma per un bisogno di benessere interiore che riguarda la sfera più psicologica che fisica.
Più frequentemente la richiesta maschera un disagio sociale, un disagio psicologico che si manifestano sempre più spesso con un disagio fisico.
Pertanto la professione dell’estetista oggi riveste un grande ruolo sociale come punto di partenza per il benessere psicofisico dell’individuo svolgendo una funzione di primo ascolto e di prima osservazione, in prevenzione a possibili patologie che solo gli specialisti andranno poi ad accertare .
Svolge anche una funzione di sostegno ad una possibile riabilitazione psicologica post traumatica, a seguito di interventi che hanno modificato l’immagine estetica dell’individuo e delle donne in particolare, aiutandole a riscoprirsi nuovamente belle ed accettate.
Per tale motivo la CNA promuove un progetto che ha lo scopo di lanciare una proposta formativa per relalizzare innanzitutto un profilo specialistico denominato “estetica sociale” da proporre alle estetiste con qualifica al fine di ottenere un riconoscimento istituzionale da parte delle Regioni. Attraverso questo progetto CNA Benessere e Sanità intende formare professioniste in modo mirato su tutto il territorio nazionale al fine di avviare collaborazioni, laddove non esistono ancora, con le strutture sanitarie competenti . L’obiettivo , definito il profilo professionale , è quello di raccogliere i fondi necessari per offrire gratuitamente i corsi di formazione visto che in larga parte questi servizi vengono resi dalle estetiste che operano già in questo settore nell’ambito del volontariato.