“Mestieri artigiani, giovani, territorio, turismo, ingredienti di un percorso che risponde a tante esigenze: preservare e valorizzare l’artigianato, farlo conoscere ai giovani, a partire dagli studenti, sostenere la trasmissione delle competenze, coinvolgendo gli imprenditori, promuovere il territorio puntando sul turismo esperienziale”. Lo afferma Marcello Bernardini, presidente CNA Casentino mettendo in primo piano il rapporto tra giovani e mondo dell’artigianato.
“Vogliamo entrare nelle scuole con i nostri artigiani –prosegue Bernardini – per far conoscere le nostre attività già ai ragazzi delle scuole medie e raccontare in prima persona chi è e cosa fa l’artigiano, un mestiere che non è né vecchio né in estinzione, ma che coniuga tradizione, aggiornamento professionale, innovazione, competenze, flessibilità. Un panorama imprenditoriale che comprende più di 40 diverse attività oggi tutte alle prese con la cronica carenza di manodopera e con le difficoltà di passaggio generazionale. Basti vedere che in provincia di Arezzo siamo passati (dati camerali) da 9923 imprese artigiane del 2019 alle attuali 9587 ed in Casentino nello stesso periodo si registra un calo di 76 aziende (da 1052 alle attuali 976) Il nostro obiettivo è puntare su attività informative/formative indirizzate alle nuove generazioni”.
Da qui alle iniziative dirette alla trasmissione delle competenze da parte dei maestri artigiani più esperti il passo è breve: “Laboratori e corsi per dare ai giovani nuove opportunità trovano tutto il nostro sostegno – afferma il presidente di CNA Cosentino – La formazione sul campo è fondamentale per tramandare le competenze alle future maestranze. L’impegno in vallata del nostro associato Roberto Pertichini che mette a disposizione la sua esperienza per formare nuove leve, è un segnale importante da cui partire per coinvolgere artigiani di diverse attività, appassionare i ragazzi e orientarli verso un futuro inserimento nel mondo dell’artigianato, in collaborazione con la scuola, le imprese, gli enti e le istituzioni locali”.
“Senza contare – conclude Bernardini – che il successo nella nostra vallata del turismo esperienziale legato all’artigianato dimostra la capacità attrattiva di un settore legato alle più antiche tradizioni locali. Sono sempre più numerosi i visitatori anche stranieri che sperimentano attività di laboratorio su arti e mestieri associate ad itinerari artistici e paesaggistici di prim’ordine in Casentino”.