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CNA chiede lo stato di calamità per le devastazioni da maltempo nella provincia di Ancona

CNA chiede lo stato di calamità per il maltempo nella provincia di Ancona

CNA chiede lo stato di calamità per il maltempo nella provincia di Ancona

Sono ingentissimi i danni provocati nella provincia di Ancona dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla costa adriatica. Allagamenti, strade bloccate, black out elettrici. Situazione da allarme. Immediata la presa di posizione di CNA che chiede lo stato di calamità per le attività colpite.  Un’autentica devastazione infatti si è abbattuta su spiagge e stabilimenti balneari nel lungomare a sud di Ancona, in particolare Marcelli e Numana.

“E’ stata quasi un’apocalisse che ha lasciato devastazione dietro di sé – afferma il direttore CNA Territoriale Ancona, Massimiliano Santini – ci auguriamo che la Regione in primis e quindi anche le altre istituzioni competenti non lascino soli gli imprenditori che hanno visto distrutto il lavoro di una vita”.

CNA è a disposizione di tutti gli operatori e dei cittadini che intendono fare segnalazioni. “Siamo certi – continua Santini – che le amministrazioni comunali interessate, in particolare quella di Numana al cui sindaco va tutta la nostra solidarietà, interverranno per alleviare l’entità dei danni, eccezionali, causati dall’ondata di maltempo a molte attività”. CNA è pronta e disponibile a confrontarsi sulle modalità di intervento nell’interesse delle imprese associate.

La furia del maltempo ha colpito in particolare la costa adriatica di Marche e Abruzzo fino al nord della Puglia. Violenti rovesci e grandinate sono attesi anche nel Lazio e in Basilicata. In miglioramento invece il resto del Centro-nord. Il maltempo dovrebbe attenuarsi in serata con le piogge che si sposteranno verso il resto della Puglia e Calabria ma con minore intensità.

Oltre a pioggia e bombardamenti di grandine, in molte zone dell’Italia resta l’allerta per il forte vento. In Sardegna il maestrale potrebbe soffiare fino a 60 Km orari, bora al Nord e scirocco forte in Sicilia con conseguente rischio incendi.

 

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