“In questi giorni stiamo assistendo allo shopping degli acquisti sotto casa, e quindi del commercio di prossimità. A risentirne è il centro storico, normalmente meta dei residenti nei quartieri periferici della città che, visti i timori generati in queste settimane dalla sicurezza, hanno preferito evitare gli spostamenti e comprare nel negozio di prossimità” così Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di CNA Commercio che fa un bilancio delle settimane che precedono lo shopping natalizio in cui si concentra “il 70% dell’incasso di tutto l’anno”.
“Il risultato di questo shopping all’insegna della scarsa mobilità è che nelle periferie le vendite sono aumentate, nelle ultime settimane, del 5-10%. Stesso discorso il provincia, dove la percentuale di aumento degli acquisti ha registrato percentuali analoghe. Mentre la paura degli attentati ha eroso fino al 30% dei ricavi dei ristoratori e dei locali tradizionali, meta di turisti. Tengono invece i locali frequentati dai giovani.
Gli acquisti natalizi arriveranno dopo il 16 dicembre, quando i romani avranno pagato Imu e Tasi. Quanto alla paura del terrorismo, diciamo una cosa: la sicurezza è una cosa seria, ma il rischio è che, esasperandola, si svuotino le strade. Se ci chiudiamo in casa ora, rinunciamo a una consuetudine: quella di dedicare un pensiero ai nostri cari. Per rianimare il centro storico, possiamo anche chiedere all’amministrazione di mettere in circolazione navette e sistemi di comunicazione tra i quartieri: ma a poco serviranno queste misure se i romani non ritroveranno la fiducia verso le istituzioni e le forze dell’ordine che molto stanno facendo per garantire la sicurezza” ha concluso Bellaroto.