“CNA Costruzioni auspica che il nuovo governo metta in campo interventi affinché il comparto delle costruzioni possa continuare a generare quel forte impulso alla crescita dell’economia nazionale, come in quest’ultimo anno ha dimostrato, soprattutto, se si vuole che le ingenti risorse del Pnrr vengano tutte utilizzate. Purtroppo le dichiarazioni di questi giorni in vista della prossima legge di bilancio ci preoccupano”. È quanto ha affermato il presidente di CNA Costruzioni, Enzo Ponzio, intervenendo a una tavola rotonda sul Pnrr nell’ambito di ‘Ecomondo’ che si svolge a Rimini.
Dal 2020 l’edilizia viene associata alle misure del Superbonus 110%, dell’ecobonus e dei bonus minori per il rilancio delle attività di recupero del patrimonio residenziale, la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare, individuando negli edifici il più importante ambito di intervento per garantire una transizione equa, efficiente e sicura sotto il profilo energetico e del rischio sismico. “Misure queste – ha rilevato Ponzio – che devono rappresentare argomento prioritario per chi sarà chiamato a governare il Paese nei prossimi anni, ivi compreso il mantenimento degli impegni assunti nell’ultima legge di bilancio”.
Occorre proseguire la strada del sostegno agli investimenti in edilizia nelle modalità che fin dagli anni 2000 hanno supportato le scelte di cittadini attraverso il meccanismo delle agevolazioni fiscali, in un quadro normativo stabile ed in un periodo di tempo più ampio, che consenta un’efficace programmazione degli interventi. Un arco temporale più ampio degli incentivi consentirebbe infatti di porre maggiore interesse su interventi strutturalmente più complessi come il Sismabonus che data la complessità e la durata maggiore dei lavori, hanno di fatto dimostrato come i beneficiari si siano allontanati dal valutare l’opportunità di intraprendere interventi di questo tipo a causa delle scadenze troppo ravvicinate.
I recentissimi accadimenti nel territorio Marchigiano sono la dimostrazione di quanto sia necessario intervenire per prevenire disastri che purtroppo ben conosciamo.
In questo quadro, occorre altresì un intervento volto a regolare una volta per tutte il ricorso alla cessione del credito ed allo sconto in fattura, per l’importante funzione di leva finanziaria che hanno dimostrato nell’accelerazione degli investimenti nel mercato privato, affinché divengano sicuri per le imprese che si pongono quale fulcro di questo determinante strumento, e non ne risultino danneggiate se non si sbloccano i crediti che le imprese hanno nei cassetti fiscali, garantendo al contempo il mercato da frodi e riciclaggio.
Un’alternativa al ricorso massivo alla cessione del credito ed allo sconto in fattura potrebbe poi essere rappresentata dall’introduzione di meccanismi più efficaci per la detrazione diretta, prevendendo, ad esempio, a seconda della tipologia e dell’importo dei lavori effettuati, anche un arco temporale più flessibile e sostenibile sia per i fruitori che per le casse dello Stato.