Quello del Noleggio con conducente (NCC) è un settore del trasporto pubblico non di linea in cui operano una serie di imprese, in molti casi anche strutturate, che ormai da anni  stanno dimostrando capacità di rispondere a una fascia di mercato sempre più esigente, garantendo un servizio professionale di alta qualità, capace di assicurare un’accoglienza della clientela all’altezza di una città come Firenze.

Un servizio che si differenzia nettamente da quello dei taxi e ritiene di poter coprire una fetta di mercato decisamente diversa e non sovrapponibile.

Per questo gli NCC non partecipano volentieri a polemiche su indebite “invasioni di campo” e su possibili irregolarità nello svolgimento di servizi a tariffe predeterminate su percorsi extraurbani.

Per quanto riguarda però i contenuti della Delibera del 2007, ritornata in auge proprio in questi giorni, in cui l’Amministrazione Comunale di Firenze inseriva la “presa d’atto” – termini che hanno un senso preciso – di una convenzione privata fra Cooperative  Radio Taxi ed alcune Associazioni di Albergatori, il settore Trasporto Persone di CNA Fita Firenze e Toscana non può non richiamare le obiezioni già a suo tempo presentate, con il conforto di pareri legali che la ritenevano non conforme ai dettami della Legge 21 del 1992 né a quelli del DL 226/2006.

Infatti, se per i servizi taxi sono ammesse tariffe predeterminate con l’approvazione del Comune di Firenze per raggiungere l’aeroporto, la stazione, gli ospedali, ecc., tutt’altra cosa è quando si tratta di destinazioni fuori Comune per le quali manca il parametro di “predeterminazione” da parte del Comune stesso e l’individuazione di un “percorso prestabilito” stante la genericità del luogo di destinazione, in palese violazione della norma che prevede che le autovetture adibite al servizio taxi siano munite di tassametro omologato e che questo sia il solo strumento abilitato a determinare il costo del servizio.

Obiezioni che l’Amministrazione dell’epoca aveva evidentemente ritenuto di sottovalutare ma che oggi, in un momento diverso per il trasporto pubblico fiorentino, CNA Fita Firenze crede sia il caso di riprendere in considerazione.

«Perché avere una mobilità e un sistema di trasporto pubblico efficienti e adeguati alle esigenze dei diversi target di visitatori della nostra città è fondamentale per sostenere nel modo migliore e mettere massimamente a frutto gli sforzi che questa Amministrazione sta compiendo sia sul piano della promozione turistica che dell’attrazione di grandi eventi – spiegano da CNA  Fita Firenze -. In tal senso nessun dubbio, anche da parte delle imprese di NCC, sulla necessità di un potenziamento dei controlli volti ad accertare e perseguire i fenomeni di abusivismo da parte di soggetti senza alcuna licenza o autorizzazione e tutti i comportamenti scorretti che, purtroppo, si registrano nel campo del trasporto pubblico non di linea».

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