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CNA-Fita condanna duramente imprenditori e autisti che si prestano a simili traffici

“Quanto è accaduto sull’autostrada A4 austriaca, con il ritrovamento di 71 cadaveri di profughi lasciati abbandonati all’interno di un Tir, ben rappresenta il livello di inciviltà e di barbarie che questa incessante emergenza immigrazione sta portando sin dentro l’Europa evoluta”. Cinzia Franchini – Presidente nazionale CNA-Fita , l’associazione degli autotrasportatori –  ha così commentato la notizia di ieri aggiungendo che “chi predica, a margine di simili tragedie, maggiori controlli sull’autotrasporto non conosce bene forse la dimensione del flusso merci e persone circolante su gomma nel Vecchio continente. Da tempo come associazione invochiamo l’uso delle tecnologie più avanzate per consentire controlli non più a campione bensì a tappeto affinchè si possa realmente stanare e duramente reprimere simili traffici. Un esempio potrebbe essere l’installazione di varchi autostradali per camion dove si utilizzano scanner, già in uso presso alcuni porti italiani e in altri paesi. Per la Presidente della CNA-Fita, chi si rende disponibile e complice di queste situazioni non ha nulla a che fare con l’autotrasporto. “Gli imprenditori quanto gli autisti che prendono parte a questi traffici (esseri umani, armi, droga o rifiuti tossici) sono anch’essi dei criminali da punire e perseguire con ogni mezzo. Non vi possono essere giustificazioni di sorta – ha aggiunto Franchini – tanto meno argomentazioni afferenti la crisi economica o i trattamenti tariffari. Le azioni criminose rimangono tali perchè travalicano il discrimine tra imprenditori, seppur in crisi, e gentaccia disposta a tutto pur di guadagnare, anche facendo morire povera gente”.

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