CNA Impresa Donna ha festeggiato l’8 Marzo in maniera speciale dando a questa ricorrenza un significato diverso e importante presentando un progetto nato in collaborazione con ASL 5, l’Associazione LILT della Spezia e le estetiste professioniste di CNA Benessere e sanità. Come sede per la presentazione di questo progetto è stata scelta la sede dell’Associazione LILT della Spezia in Via Chiodo 137.
“Come LILT la Spezia non possiamo che ringraziare CNA Impresa donna per averci proposto di collaborare e dare forma a questo progetto che aiuta di fatto la riabilitazioni delle pazienti oncologiche” ha commentato la Dott.ssa Alessandra Tognoni, Presidente LILT della Spezia.
“Abbiamo deciso di festeggiare la ricorrenza dell’8 marzo in maniera diversa promuovendo il Progetto Dalia che nasce d’idea di sostegno e da una particolare attenzione da parte di CNA al mondo dell’ estetica sociale non solo come nuova frontiera professionale in campo estetico, ma soprattutto come possibilità di collaborazione e sostegno alle realtà sanitarie e volontaristiche del territorio. Molti progetti di questa natura sono nati e stanno nascendo in tutta Italia, a dimostrazione che l’ estetica può essere un valido sostegno per le pazienti oncologiche, non solo una parentesi di leggerezza durante la quale le donne non pensano alla malattia e non si sentono malate, ma una iniezione di fiducia. Da qui la scelta di chiamarlo “Dalia”, un fiore colorato e positivo, dalle mille e complesse sfumature, proprio come la vita delle donne, un fiore simbolo di eleganza e ammirazione, qualità che come donne dovremmo provare a trovare sempre in noi stesse. Grazie alla disponibilità di Asl 5 Spezzino, Dalia, sta prendendo forma” ha spiegato Federica Maggiani Presidente CNA La Spezia.
“Sul territorio provinciale abbiamo una Breast Unit per seguire le pazienti con problematica alla mammella, attraverso la quale vengono registrati i dati d’incidenza delle patologie e ci si fa carico delle donne in terapia. Questo tipo di iniziative hanno notevole importanza, – ha aggiunto il Dottor Tindaro Scolaro Direttore del Dipartimento Oncologico di ASL5 – La Brest Unit è unita con Sestri Levante e per essere attiva, in modo tale da avere strutture come una operatoria e del personale dedicato, deve contare una media annuale di 250 casi (su un bacino di 350/360 mila abitanti). Alla Spezia nel 2016 abbiamo seguito 160 casi su 240 riscontrati (gli altri 80 casi di rivolgono fuori regione”.
“E’ un’iniziativa lodevole che dobbiamo cercare di fare diventare strutturata – ha commentato il Dott. Aniello Veneroso, chirurgo plastico – da anni lavoriamo con attenzione per mettere in campo tutte le possibilità per avere i migliori risultati e aiutare anche nel recuperare anche dell’equilibrio psicofisico delle pazienti”.
“Come Presidente di CNA Impresa Donna – ha commentato Cristina Poletti – sono orgogliosa che sia stato possibile presentare in questa data questo progetto come ci eravamo promessi a seguito della nostra precedente donazione dei ricavi della cena sociale di beneficenza di 2700 euro”.
“Mi sono specializzata su questo fronte perché ho trovato delle mie clienti che sottoposte a terapie avevano necessità di attenzioni e cure particolari – ha spiegato Gemma Patrizia estetista professionista CNA La Spezia
Il progetto “DALIA” nasce da una particolare attenzione da parte della CNA al mondo dell’estetica sociale come nuova frontiera professionale in campo estetico, oltre che come possibilità di collaborazione e sostegno alle realtà sanitarie e volontaristiche del territorio.
Grazie alla disponibilità di ASL 5 Spezzino nell’accettazione del progetto le estetiste professioniste associate a CNA svolgeranno una consulenza volontaria e gratuita di natura estetico – cosmetica alle pazienti oncologiche.
Il progetto prevede un servizio sperimentale, che partirà a seguito della firma di un protocollo indicativamente nel mese di Aprile, con la possibilità di estensione in caso di buoni riscontri e con la volontà di renderlo continuativo.
L’obiettivo è duplice: da una parte di supporto alle pazienti oncologiche dall’altro di formazione per le estetiste professioniste associate.
L’immaginario collettivo associa i trattamenti estetici al superfluo o alla ricerca spasmodica della bellezza.
Possiamo tuttavia affermare che l’estetista rappresenta una delle prime figure professionali presso le quali moltissime donne si recano con la richiesta di un trattamento al viso o al corpo, non tanto per uno scopo estetico puro e semplice o di tendenza, ma per un bisogno di benessere interiore che riguarda la sfera più psicologica che fisica. Per questo l’estetista svolge anche una funzione di sostegno ad una possibile riabilitazione psicologica post traumatica a seguito di interventi che hanno modificato l’immagine estetica dell’individuo e delle donne in particolare, aiutandole a riscoprirsi nuovamente belle ed accettate.
Parallelamente l’obbiettivo della terapia oncologica non è più rivolto soltanto alla patologia neoplastica come accadeva in passato ma anche e soprattutto alla qualità della vita del paziente.
Non perdere il controllo e la percezione del proprio corpo in un momento così difficile può davvero aiutare il paziente nella faticosa battaglia contro la malattia. Guardarsi allo specchio, per una persona alle prese con una patologia tumorale, può non essere un momento facile. Capelli, pelle, unghie, peso corporeo risentono spesso delle terapie e finiscono a volte per segnare, non solo fisicamente, i pazienti, e il loro piacere di stare con gli altri.
Sulla base di questi presupposti è nato il progetto “DALIA”: da una particolare attenzione da parte di CNA al mondo dell’estetica sociale come nuova frontiera professionale in campo estetico e come possibilità di collaborazione con le realtà sanitarie e volontaristiche del territorio. L’unione dell’ aspetto pratico e volontaristico unito all’ ambito teorico-conoscitivo, è funzionale alla crescita, nella provincia spezzina, di una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’estetica, sia tra le professioniste che nell’opinione pubblica, e delle sue possibilità di interazione e sostegno al mondo sanitario.
La consulenza fornita sarà volta ad insegnare alle donne affette da cancro a prendersi cura della propria immagine e bellezza nonostante la malattia, un contributo per favorire il recupero della positività e della normalità.
L’esperienza vuole essere prima di tutto un momento di confronto e umanità, in grado di arricchire la formazione professionale dell’operatrice estetica, e di dare alle pazienti uno spazio di ascolto per problematiche che rispetto alla terapia possono risultare anche marginali ma non meno importanti per la persona e l’immagine di sé.
Perché si può essere sempre belle, soprattutto se la bellezza viene dall’arricchimento umano.