CNA ha incontrato il vicedirettore generale per le Politiche Commerciali e “Chief Trade Enforcement Officer” della Commissione Europea, Denis Redonnet per un confronto a seguire i lavori del Market Access Day svoltosi in precedenza alla Farnesina.
A rappresentare CNA il direttore Divisione Economica e del Lavoro, Claudio Giovine; il responsabile Ufficio Promozione e Marcato Internazionale, Antonio Franceschini e il responsabile Ufficio Politiche Comunitarie, Claudio Cappellini. Oltre al vicedirettore Generale della DG Trade per la Commissione europea erano presenti anche il direttore della Rappresentanza in Italia, Antonio Parenti, la responsabile Affari Politici e Istituzionali della Rappresentanza in Italia, Francesca Cigarini e Simona Pinto, esperta nazionale presso la DG Trade.
Al centro dell’incontro l’esame sullo stato degli accordi commerciali sottoscritti tra UE e vari Paesi terzi per la gestione delle relazioni commerciali al fine di creare migliori opportunità di scambi e superare le barriere commerciali.
Da parte dei rappresentanti CNA è stato ribadito l’impegno della Confederazione nel dare il contributo alle priorità della politica commerciale europea, questo anche attraverso la partecipazione ad alcuni Domestic Advisory Group (DAG) sotto l’egida di SMEunited.
Negli ultimi anni il Mercato Interno, le Pmi italiane ed europee e le relazioni commerciali delle imprese artigiane hanno dovuto affrontare cambiamenti senza precedenti: pandemia Covid, crisi energetica, prezzi e difficoltà di accesso alle materie prime e agli standard tecnici, guerre e sanzioni nel mutare dell’ordine geopolitico. Più recentemente, i tassi di interesse più elevati e quadro economico e finanziario instabile, rapporti Cina-USA, hanno contribuito al clima di incertezza.
Il contributo all’export italiano da parte di micro e piccole imprese non è trascurabile (1/5 dei nostri prodotti commercializzati all’estero è realizzato da imprese con meno di 50 dipendenti): in particolare per i cosiddetti beni tradizionali del “Made in Italy” (legno, arredamento-design, tessile, moda, alimentare, produzione meccanica leggera e molti altri prodotti a più alto valore aggiunto e contenuto tecnologico quali quelli della meccanica, metallurgia, ICT elettronico).
L’artigianato, le micro-Pmi sono una componente essenziale distintiva dello “stile di vita” europeo e delle nostre società in un mercato globalizzato. Le Pmi svolgono un ruolo decisivo per la stabilità sociale a livello locale e regionale, dove le Pmi sono la “fibra di base”. È chiaro che occuparsi di internazionalizzazione oggi è molto più complesso rispetto al passato, anche noi in qualità di partner sociali e rappresentanti d’impresa, siamo obbligati a un salto di qualità e di visione strategica. Lavorare per supportare le nostre piccole imprese sui mercati non significa pensare solo a costruire o progettare programmi promozionali, non possiamo quindi trascurare le dinamiche complessive che riguardano le relazioni internazionali.
L’epoca contemporanea ci presenta periodicamente momenti di grande tensione internazionale, le principali potenze economiche e politiche mondiali, quando coinvolte in conflitti di posizionamento, portano alla ribalta la questione dell’impatto della geopolitica sulla sfera economica e sulle strategie di business. La sfera commerciale non è più distinta da quella politica e la geopolitica è il risultato dei giochi di tutti gli attori sulla scena internazionale. In questo scenario, né gli Stati nazionali né le imprese potrebbero pretendere di giocare da soli. Ecco l’apprezzamento per un’iniziativa come questa della visita della Commissione Europea presso la sede nazionale della CNA, utile per discutere, in modo più approfondito, di questi temi. In particolare, rinnoviamo il nostro impegno sul tema delle politiche commerciali, un tema complesso che, tuttavia, non può essere ignorato.