Entrerà in vigore a partire dal primo ottobre la patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi che operano all’interno dei cantieri. Ma a meno di un mese dall’entrata in vigore mancano ancora i decreti attuativi. La platea di aziende interessate include tutto il “sistema casa”.

Lo ricorda la CNA di Padova una provincia nella quale operano nel settore circa 13mila imprese.

La misura può avere conseguenze gravi perché l’impresa inadempiente nei confronti dell’obbligo, o che subisse una decurtazione dei punti fino a scendere sotto il numero minimo di 15, verrebbe interdetta dall’esercizio del proprio lavoro.

“Accogliamo con favore una norma pensata per garantire una maggiore sicurezza nei cantieri ma sul piano concreto i nostri dubbi sono molti”, afferma Luca Montagnin, presidente CNA di Padova e Rovigo. “Non si capisce, per esempio, perché questa sia rivolta solo a quelle aziende certificate al di sotto del terzo livello Soa quando invece i rischi, in un cantiere, sono condivisi da tutti i presenti, che lavorino per una Pmi o per una grande azienda. Inoltre le aziende che hanno la Soa III sono spesso anche quelle più grandi e più strutturate per fare fronte agli adempimenti burocratici. Sembra che si voglia ancora una volta penalizzare le imprese artigiane che sono, peraltro, la stragrande maggioranza delle aziende presenti nel settore e quelle che sono spesso presenti nei grandi appalti delle opere pubbliche e private”.

“La CNA – spiega Luca Montagnin – ha già predisposto un servizio di check up per la verifica dei requisiti. A meno di un mese dall’entrata in vigore della nuova legge, infatti, mancano ancora i decreti attuativi. In altre parole fra circa tre settimane sarà operativa una norma che può fermare per mesi il lavoro delle imprese, ma ancora non abbiamo i dettagli di come sarà applicata né di come fare a ottenere questa certificazione“.