Si alza il sipario su Expo 2015 per CNA Reggio Emilia: l’Associazione sarà protagonista assoluta nella piazzetta messa a disposizione dalla Regione Emilia Romagna con due eventi originali che richiameranno l’attenzione e stimoleranno la curiosità di famiglie e bambini. Ampia delegazione di imprenditori reggiani con due pullman, uno dei quali in partenza dalla Val d’Enza, per portare su un palcoscenico internazionale il meglio della produzione gastronomica reggiana e della cultura popolare che ha dato origine ai prodotti tipici della tradizione.
La giornata si svilupperà su due eventi: il primo dalle 12.30 alle 14.30 vedrà come protagonisti i professori ed alcuni studenti dell’Istituto Lepido e della Scuola Steiner Waldorf di Reggio Emilia, che impasteranno il pane insieme ai “Panificatori dell’Appennino Reggiano” per delle vere e proprie lezioni di paneterapia. Adulti e bambini potranno cimentarsi nell’arte dell’impasto dietro la regia dei fornai CNA e si cercherà di spiegare come la panificazione svolga un importante ruolo educativo e formativo, in particolare per bambini e ragazzi che richiedono attenzioni specifiche.
Il secondo evento invece sarà incentrato sul “Cestino della merenda reggiana” con la presentazione di alcuni prodotti tipici del territorio (erbazzone, torta di riso, Pan de RE, sughi d’uva, salame fiorettino, pecorino reggiano, zabajone) che saranno protagonisti delle storie interpretate dai Burattini della Fondazione Sarzi e dei dialoghi con gli chef Gianni D’Amato, Andrea Incerti Vezzani e Simone De Feo, che hanno partecipato allo show cooking CNA sull’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
L’evento si svolgerà dalle 14.30 alle 17.30 circa e si aprirà con una merenda collettiva, durante la quale ai dialoghi tra chef e artigiani si alterneranno gli spettacoli dei burattini.
“Considerata la rilevanza dell’iniziativa per la promozione della nostra città – spiega Fabio Bezzi, direttore generale CNA – e il contesto di riferimento siamo orgogliosi di essere presenti con i nostri imprenditori per far conoscere il valore di antichi mestieri e sapori, che dal passato possono tornare a dare un futuro alle aziende artigiane e a tutta la filiera del turismo, commercio e ristorazione rendendo il turismo enogastronomico ina voce di bilancio importante per lo sviluppo del territorio”.