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CNA prepara un ricorso in favore dei diritti dei restauratori

“Per impedire che esistano restauratori di seria A e di serie B e che si ledano i principi costituzionali di uguaglianza e di libera concorrenza, Cna Firenze sta preparando un ricorso amministrativo sottoscritto dai restauratori.

Infatti, un atto di gravità inaudita si sta perpetrando nei confronti dei restauratori di opere d’arte, uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio e del Paese; un settore che conta oltre 10mila professionisti in Italia e quasi 1.100 nel nostro territorio.

Il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha prorogato di quasi un anno (al 30 giugno 2017) i lavori della Commissione Ministeriale che esamina le domande di qualifica per diventare restauratore presentate da migliaia di artigiani del settore. Dopo aver usufruito delle proroghe previste dalla legge, l’attesa si prolunga ancora un anno, recando danni a tanti specialisti del settore.

Non è accettabile questa decisione del Ministero perché se da un lato rimanda alle “calende greche” la definizione di una qualifica che i nostri restauratori aspettano da vent’anni, dall’altro pubblica, in maniera arbitraria e contro legge, un elenco parziale di restauratori che comprende coloro che hanno frequentato esclusivamente le Scuole di Alta Formazione.

In questo modo si penalizzano fortemente tutti coloro (la stragrande maggioranza) che hanno proceduto a richiedere il riconoscimento della qualifica in base alla Legge sul Restauro, facendo valere correttamente titolo di studio e lavori eseguiti su opere d’arte. Invito pubblicamente i colleghi del settore a sottoscrivere il ricorso che stiamo preparando e a dare forza a questa legittima protesta rivolgendosi direttamente a Cna Firenze. Una protesta nazionale che parte dal capoluogo toscano, storicamente città dei restauratori e che coinvolgerà anche l’intero Paese”.

 

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