Transizione digitale ed ecologica e politiche commerciali sono stati i temi al centro della tavola rotonda che oggi si è tenuta, in via digitale, tra associazioni imprenditoriali dell’area G7 rappresentanti le Pmi. Un’occasione per un confronto finalizzato a discutere le priorità e le sfide comuni alla piccola e media impresa nei diversi Paesi del G7 al fine di individuare politiche condivise da proporre ai diversi Governi per sostenere la ripresa e le sfide delle imprese.
Il forum ha visto la partecipazione della Canadian Federation of Independent Business (CFIB), SMEunited, della Chambres de Métiers et de l’Artisanat e della Confédération des Petites et Moyennes Entreprises (CPME) per la Francia, della Zentralverband des Deutschen Handwerks (ZDH), della British Chamber of Commerce in Japan (BCCJ), della Federation of Small Businesses (FSB) per il Regno Unito e della BritishAmerican Business (BAB).
Presente anche CNA, rappresentata dal vicepresidente nazionale CNA, Giuseppe Oliviero, il quale ha giudicato di grande rilevanza questa iniziativa che porta alla strutturazione di una piattaforma sovranazionale per il sostegno delle Pmi attraverso le tematiche ambientali. “Accelerare sulle azioni per il recupero dei rifiuti e sulla riduzione delle emissioni nocive partendo dalle esperienze positive realizzate nei diversi Paesi per costruire proposte da portare al decisore politico. Quanto alle politiche commerciali – ha evidenziato Oliviero- le associazioni che rappresentano le Pmi devono giocare un ruolo fondamentale ponendo attenzione anche alle evoluzioni sul fronte geopolitico troppo spesso esclusivo appannaggio degli attori pubblici o dei rappresentativi del mondo delle Ong”.
Il vicepresidente nazionale CNA ha poi posto l’accento sul tema della digitalizzazione definendola “una grande opportunità per i sistemi produttivi dell’artigianato e non solo per le attività prettamente commerciali. E’ necessario, però, fare sì che le infrastrutture che consentono l’accesso alle reti digitali siano in egual misura su tutti i territori per evitare di creare nuovi e ulteriori divari”. Oliviero ha, infine, ricordato l’esperienza italiana dei Digital innovation hub, esempio di connessione tra sistemi produttivi, manifattura e digitale che sarebbe auspicabile incrementare.
Il summit si è concluso con l’adozione di una dichiarazione congiunta da trasmettere alla presidenza del G7 prima del vertice in programma dall’11 al 13 giugno. Il documento verte sul collocare le piccole imprese al centro dei piani di ripresa economica, sostenere le Pmi nei loro programmi di riduzione delle emissioni nocive, supportarle nella transizione digitale e sostenere un quadro di politiche commerciali favorevole alle piccole imprese.
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