La bassa pressione tributaria, i piccoli appalti, start up d’impresa, legalità, sicurezza e lotta all’abusivismo, semplificazione urbanistica, servizi pubblici, viabilità e banda veloce sia su rete che via etere, rappresentano elementi di grande attrattività per le imprese. Se l’economia pre-crisi ha desertificato molti territori, CNA Reggio Emilia ha deciso di “rifertilizzarli” a partire dai Comuni della montagna.
Il direttivo territoriale CNA ha incontrato i dieci sindaci dei Comuni dell’Unione Montana per ragionare insieme sulle problematiche che impattano sulle imprese e sulle possibilità di rilancio del sistema economico e produttivo locale.
“Il nostro contributo, lavorando in sinergia con i Comuni – spiega Romeo Ferrari, Presidente provinciale CNA Area Montagna – vuole essere di marketing territoriale con la definizione di alcuni progetti, programmi e strategie condivise volte a garantire lo sviluppo dei Comuni dell’Unione Montana nel lungo periodo. Più volte CNA è intervenuta a sostegno di un territorio che, seppur dotato di un fascino paesaggistico ed eccellenze gastronomiche indiscutibili, è svantaggiato sotto altri punti di vista, come viabilità e sbocchi occupazionali”.
“L’incontro è stato l’occasione per presentare un documento creato dall’Associazione per stipulare “Un nuovo patto per la competizione del territorio”.
Firma di un protocollo d’intesa contro l’abusivismo; attenzione sugli appalti per dare lavoro alle piccole imprese locali, sinonimo di qualità e serietà, applicando il principio della rotazione; incentivazione dei giovani imprenditori e delle start up d’impresa con la creazione di postazioni per il coworking. E ancora massima trasparenza e leggibilità dei costi sostenuti per la raccolta e lo smaltimento rifiuti per evitare che gli aumenti ricadano a cascata su imprese e famiglia. Questi i temi caldi alla base della programmazione pensata per il rilancio della montagna.
“Abbiamo trovato particolarmente interessante e lodevole – afferma Enrico Bini, Presidente dell’Unione Montana, a nome di tutti i sindaci presenti – il fatto che per la prima volta non ci abbiano presentato semplicemente delle richieste ma delle proposte fattibili per rendere il nostro territorio più attraente e competitivo. Prenderemo in considerazione tutti i suggerimenti avanzati da CNA e ogni sindaco, a seconda della delega all’interno dell’Unione dei Comuni, approfondirà gli aspetti operativi inerenti al proprio settore specifico di competenza”.