CNA è riuscita a segnare un punto nella battaglia per la sburocratizzazione. Nel corso dell’esame del Dl Milleproroghe, in sede congiunta da parte delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, è stato approvato l’emendamento, presentato su nostra proposta, mirato a prorogare ulteriormente l’obbligo per tutte le imprese, anche quelle più piccole, di rendere noti i contributi ricevuti dagli Enti pubblici, pubblicandoli nella nota integrativa di bilancio o sul proprio sito internet.
Si tratta di un adempimento perfettamente inutile, visto che i dati su sovvenzioni e sostegni erogati alle imprese sono ovviamente già in possesso delle Amministrazioni pubbliche che li hanno assegnati e addirittura già in larga parte pubblicati nel Registro nazionale degli aiuti di Stato.
Peraltro sulle disposizioni introdotte si continuano a registrare elementi di dubbia interpretazione, nonché oggettive sovrapposizioni. Pur condividendo la richiesta di maggiore trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche, non possiamo che cogliere con soddisfazione la decisione assunta dalle Commissioni parlamentari.
Ora procederemo con il massimo impegno sulla strada della rivisitazione delle disposizioni nell’ambito del confronto sulla legge annuale per il mercato della concorrenza (del resto, queste norme furono introdotte proprio con analogo dispositivo nel 2017), per superare innanzitutto la loro oggettiva sovrapposizione al Registro nazionale degli aiuti, strumento che già assolve a compiti di pubblicità e trasparenza.