Mentre Sistemi Territoriali ha pubblicato l’avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interessi per la vendita delle proprie quote azionarie nell’Interporto di Rovigo, pari ad oltre il 32% del capitale sociale, l’Autorità portuale di Venezia ingloba anche il porto di Chioggia nell’ambito  del decreto di riorganizzazione dei porti italiani ed a Mantova si sta rafforzando il modello di sistema portuale garantendo flessibilitàdi servizio per migliorare le capacità di risposta alle domande delle imprese. La prospettiva, quindi, che logistica e intermodalità potevano rappresentare una opportunità per il territorio polesano sta venendo meno. Lo si legge in una nota della CNA Rovigo, la quale sottolinea che più volte nel corso di questi anni ha evidenziato, in varie occasioni, da un lato come l’Interporto potesse essere un volano per il settore svolgendo un ruolo che coinvolgesse le imprese di autotrasporto locali e consolidando uno scenario di specializzazione nell’ambito della logistica, dall’altro, come invece  si sia  operato “a vista” senza una strategia, con la costante diminuzione dei ricavi, con i bilanci in perdita e con l’erosione continua del capitale sociale.

Ancor più disarmante –  prosegue la nota CNA – è apprendere che a fine dicembre 2015 il Tribunale di Rovigo abbia dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo della Società Allibo Adriatico srl, società partecipata da Interporto, avviata nel 2012 e per la quale già nel 2013 Interporto aveva dovuto svalutare integralmente la propria partecipazione detenuta in Allibo Adriatico  spa, a seguito della riduzione ad euro zero del capitale sociale e successivamente abbia esercitato il diritto di opzione di sottoscrivere il successivo aumento.

Come CNA Rovigo – prosegue la nota – avevamo fortemente osteggiato nel 2012 la partecipazione dell’allora Camera di Commerciodi Rovigo, nonostante varie pressioni, alla Allibo Adriatico spa, perché non erano chiari i presupposti della società, il business plan derivante dall’acquisto di un ramo di azienda da una multinazionale che lo considerava non più conveniente, ed anche al Presidente di Interporto avevamo espresso le perplessità su una eventuale adesione.

L’impressione – afferma CNA Rovigo – è che l’Interporto si stia insabbiando rispetto ad una mancanza di strategia, vanificando le opportunità iniziali che hanno comportato consistenti investimenti pubblici, con il rischio di “svendere” l’opzione intermodalità/logistica in un’ottica di ripresa del sistema economico nel nostro territorio.

Riteniamo che sulla questione Interporto, conclude la nota CNA, il Comune di Rovigo debba assumere un proprio ruolo per la strategia e la prospettiva, affinché non si assista ad una “svendita”, ma si colga l’occasione per rafforzare sinergie con altri territori, nell’ottica di progettualità di area vasta, in particolare con quello veronese considerato che il Consorzio ZAI di Verona è presente nel consiglio di amministrazione di Interporto con il proprio Presidente.

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