Anche la CNA di Pistoia dice no agli aumenti delle tariffe da parte del Consorzio di Bonifica Basso Valdarno, aumenti che riguardano soprattutto le piccole imprese e in particolare gli artigiani.
Fra le varie categorie di immobili per i quali la tariffa è notevolmente aumentata ci sono infatti quelli rientranti nella categoria C3, immobili ad uso artigianale, per i quali la tariffa è aumentata praticamente in tutti i Comuni della Valdinievole.
“Quando abbiamo appreso degli aumenti delle tariffe – afferma il presidente CNA Area Valdinievole Luigi Giorgetti – siamo subito intervenuti dichiarando la nostra disponibilità ad accettare tali cambiamenti purché fossero motivati da un aumento degli investimenti mirati a garantire la sicurezza idrogeologica dei nostri territori. Da quanto leggiamo sui giornali e soprattutto dalle ultime dichiarazioni dell’ex presidente del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, Gino Biondi, apprendiamo invece che in Valdinievole si prevedono meno della metà degli investimenti di quanti ne erano previsti pochi anni fa. Questo ci pare inaccettabile. La razionalizzazione degli enti di Bonifica, sottoporre a pagamento quelle zone che in questi anni hanno usufruito di esenzioni e la necessaria proporzionalità tra tributo e beneficio ricevuto dal bene immobile dovrebbero inevitabilmente produrre effetti migliorativi sulle somme che imprese e cittadini dovrebbero pagare. E invece anche questa volta per fantomatici criteri di gestione i tributi aumentano per il nostro territorio. La nostra categoria, quella degli artigiani, è sommersa da tasse e tariffe e non può sopportare ulteriori aumenti se quest’ultimi non sono motivati da incrementi sostanziali di investimenti che portino benefici al territorio. Chiediamo spiegazioni al Consorzio di Bonifica e alla Regione Toscana che valuti se i provvedimenti presi siano realmente mirati a una maggior tutela del territorio. Perché, se così non fosse, non vediamo per quale motivo si debbano accettare aumenti di questo genere”.