E’ ora di cambiare metodo, necessario il confronto su strategie di sviluppo locale e politiche a sostegno delle imprese.
Dopo ripetute richieste di incontro andate a vuoto, la CNA sente ormai più che matura l’esigenza di un chiarimento e di un confronto vero tra la propria Associazione, che a Cento rappresenta centinaia di imprenditori e imprenditrici, e l’Amministrazione comunale, sindaco Toselli in testa, che fino ad oggi si è mostrata sorda.
“La nostra è un’Associazione propositiva – puntualizza Raffaella Toselli, presidente dell’Area CNA dell’Alto Ferrarese – ci sforziamo da sempre di affrontare i problemi in modo collaborativo, ricercando soluzioni concrete che guardino all’interesse delle imprese ma, al tempo stesso, della comunità locale. Crediamo di poter offrire un contributo importante, proprio perché conosciamo profondamente la realtà e i fabbisogni delle nostre imprese e vogliamo rappresentarli fino in fondo. Ma finora questo non è stato possibile, perché tutte le nostre richieste di incontro sono andate a vuoto”.
Unica eccezione, fa presente Raffaella Toselli, la riunione tecnica di lunedì scorso sul nuovo sistema dei rifiuti, sollecitata da CNA, in occasione della quale l’Associazione ha potuto solo sollevare le proprie forti preoccupazioni per una tariffa Tari considerata troppo salata. “Ma questo non basta – spiega la presidente – e, comunque, non si possono affrontare così i problemi che interessano le nostre aziende. E’ ora di cambiare metodo. Diversamente, continueremo ad assistere al progressivo allontanamento tra attività produttive e amministrazione pubblica, con inevitabili ripercussioni su un territorio che, da tempo, sta soffrendo la mancanza di un rilancio dell’economia.”
Numerose sono le questioni che per CNA hanno un valore strategico per le prospettive dell’economia centese e delle imprese locali per i prossimi anni. “Parliamo – specifica Toselli – dell’adeguamento ai valori di mercato dei sevizi erogati dalle multiutility, della esigenza che gli appalti pubblici tengano conto, nell’ambito delle leggi vigenti, delle imprese del territorio; e, inoltre, di Cispadana e infrastrutture di collegamento stradale, di rilancio delle aree produttive, anche attraverso politiche di riqualificazione e di detassazione per favorire nuovi insediamenti. Vogliamo anche confrontarci sulle tariffe locali, su una maggiore semplificazione burocratica per le aziende, sulla pianificazione urbana. In sostanza, come Cna chiediamo che ci venga garantita la possibilità di essere attori delle scelte strategiche per Cento e l’Alto Ferrarese, di offrire il nostro contributo, a partire dalla definizione preliminare dei bilanci preventivi del Comune”.
CNA non pretende, tuttavia, di essere soggetto esclusivo di un confronto, comunque rispettoso dei ruoli reciproci, ma vuole puntare ad elevare la qualità del governo locale, dando risposta ad una parte determinante dell’economia e della comunità locali. “Proponiamo, da tempo, la costituzione di un tavolo unico tra le rappresentanze delle Associazioni e i Comuni dell’Alto Ferrarese, finalizzato allo sviluppo dell’economia e al rilancio del territorio. Un’idea condivisa da diverse Amministrazioni comunali, che consentirebbe alla nostra zona di avere una voce più forte. Ad oggi, non abbiamo avuto ancora risposta dal Comune di Cento”.