“I dati presentati oggi dall’Istat sul commercio del primo trimestre 2017 confermano un trend che avevamo riscontrato già nello scorso anno. La grande distribuzione riesce a confermare i volumi di vendita, senza subire particolari perdite, e registrando anche qualche piccole valore positivo. Invece, discorso diverso si deve fare per le piccole imprese, che soffrono di un calo dello 0,7% delle vendite,  aggravando la tendenza negativa registrata nello scorso anno che si attestava sul -0,4%. Basti pensare che le famiglie romane hanno diminuito i loro consumi di 220milioni di euro per quanto riguarda i generi alimentari, e di quasi due miliardi di generi non alimentari, con i tagli più pesanti sull’abbigliamento.

Dall’analisi di questi dati, si evince che la grande distribuzione continua a sottrarre ampie fasce di mercato alla piccola, che deve difendersi anche dalle insidie dell’e-commerce. Ne esce un quadro davvero preoccupante che vede il progressivo impoverimento del commercio tradizionale.

Per questo ci appelliamo al senso di responsabilità delle istituzioni, affinché intervengano in modo incisivo con delle azioni mirate e concrete a favore della piccola distribuzione. Alla Regione Lazio vorremmo ad esempio chiedere di restringere i tempi di approvazione delle reti d’impresa e di messa a punto di politiche a sostegno del credito. Inoltre, crediamo che sia giunto anche il momento di rivedere la legislazione regionale sul commercio, vecchia ormai di 20 anni. Al Comune invece sollecitiamo l’approvazione di un regolamento che offra la possibilità alle reti di essere protagoniste del miglioramento del territorio”, così Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Cna Commercio Roma.

 

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