Il 2015 ha segnato una discontinuità effettiva nelle politiche fiscali. Un beneficio che ha riguardato anche artigiani, micro e piccole imprese. L’anno scorso, infatti, hanno visto calare il peso complessivo del fisco (Total tax rate) al 60,9 per cento. Ma il livello della pressione fiscale in Italia rimane intollerabile: 19,4 punti percentuali più della media europea. Il titolare di una piccola impresa solo dal 9 agosto può finalmente cominciare a destinare i guadagni aziendali all’impresa e alla sua famiglia.
Reggio Calabria è la città italiana con la fiscalità più elevata: il Total tax rate tocca il 73,2 per cento. Seconda è Bologna (con il Ttr al 71,9 per cento), terza Roma con il 69,8 per cento, quarta Catania e quinta Firenze. A Reggio Calabria l’imprenditore lavora per il fisco fino al 24 settembre, giorno della liberazione fiscale, il Tax free day; a Bologna fino al 19 settembre, a Roma fino all’11 settembre. Al capo opposto la città meno onerosa è Gorizia (con il Ttr al 54,4 per cento e Tax free day il 17 luglio), seguita da Cuneo, Belluno, Sondrio e Udine.