“Il bilanciamento tra vita familiare e vita lavorativa per le imprenditrici e le professioniste italiane”. È il titolo dell’indagine che CNA Impresa Donna ha avviato in collaborazione con l’Università “La Sapienza” e l’Università “Tor Vergata” di Roma con l’obiettivo di analizzare le difficoltà connesse al bilanciamento fra vita lavorativa e vita familiare delle imprenditrici, delle professioniste e manager italiane, nonché le conseguenze che tali difficoltà generano sull’attività lavorativa e sulla vita personale.

Per esplorare la complessità di questo tema è stato sviluppato un questionario, compilabile online all’indirizzo: www.conciliazione.impresefemminili.it/cna.

“Sebbene questo tema sia molto dibattuto – affermano Ester Brunini, referente di CNA Impresa Donna per l’Alto Adige, e Maria Rosaria D’Agostino, vicecoordinatrice di CNA del Trentino e membro del Consiglio nazionale di CNA Impresa Donna – ancora poche, anche nella nostra regione, sono le indagini che si occupano direttamente dell’universo delle imprenditrici e delle professioniste. Rispetto a queste lavoratrici il problema della conciliazione, proprio per quelle che sono le caratteristiche del lavoro, ad esempio orario prolungato, impossibilità di assentarsi per lunghi periodi, ambienti competitivi, necessità di affrontare molto spesso trasferte e/o viaggi anche all’estero, presenta delle criticità del tutto peculiari anche a causa di un immaginario legato a queste professioni non neutro rispetto al genere”.

Il modello impiegato è quello del work family conflict, al fine di rilevare l’impatto bidirezionale dei carichi familiari sulle performance lavorative e lo scollamento tra la maternità realizzata e quella desiderata. La ricerca assume inoltre un’idea composita del problema della conciliazione che comprende non solo l’accudimento dei figli piccoli ma anche la cura degli anziani fragili e altre dimensioni connesse alla socialità, al tempo libero.