Si sono concluse le audizioni nelle Commissioni parlamentari al Parlamento europeo dei candidati Commissari per il periodo 2019-2024. Iniziate il 30 settembre, le audizioni hanno monopolizzato i lavori parlamentari per due settimane, decretando la promozione della maggior parte dei candidati e la bocciatura di tre nominativi. Ancor prima di iniziare, i candidati Ungherese e Romeno, Laszlo Trocsanyi all’allargamento e Rovana Plumb ai trasporti, sono stati bloccati dalla Commissione per gli affari giuridici che ha riscontrato dei conflitti d’interesse.
Nel corso delle audizioni, tutti gli altri candidati sono stati sottoposti ad una serie di domande finalizzate a determinare le priorità e le intenzioni dei futuri Commissari. Con particolare riferimento al candidato italiano al portafoglio agli affari economici, Paolo Gentiloni, l’audizione è proceduta nel migliore dei modi decretando la sua promozione. Nel suo discorso introduttivo, Gentiloni ha sottolineato come la crescita economica e la trasformazione delle economie non debbano andare contro le priorità ambientali e sociali, e si è impegnato a concentrarsi sulla riduzione del debito pubblico, incoraggiando al contempo l’uso di qualsiasi spazio fiscale disponibile per investire.
Discorso opposto invece per la candidata francese, Sylvie Goulard, al portafoglio per il mercato interno. Incalzata sulle inchieste avviate a suo carico, Goulard non è riuscita a fornire risposte convincenti agli eurodeputati che ne hanno decretato la bocciatura.
In questo contesto, la palla torna ora nelle mani della Presidente eletta della Commissione, Ursula von der Leyen, e gli Stati membri ancora scoperti, che dovranno decidere come procedere per la sostituzione dei rispettivi candidati. Sebbene l’entrata in carica della nuova Commissione sia fissata per il 1° novembre, tale scadenza potrebbe essere rinviata. Il Parlamento europeo ha fissato l’elezione in blocco della nuova Commissione il 23 ottobre, quando sarà riunito in sessione plenaria a Strasburgo.