Una temperatura ideale perfino nell’estate africana che stiamo vivendo? Senza subire salassi economici né rischiare fastidiosi malanni? Si può, si può. Usando il condizionatore, ovvio. Purché l’uso sia corretto.
Più facile a dirsi che a farsi, sembra. Eppure il condizionatore è diventato un elettrodomestico largamente diffuso: in Italia lo possiede il 40 % delle famiglie e il 90% di uffici e negozi. A dare una mano ai consumatori, CNA Installazione e Impianti con il suo vademecum per un’estate migliore. Anche nelle città dall’asfalto liquido.
Come la digestione comincia in bocca (dalla masticazione), l’uso corretto del condizionatore comincia al momento dell’acquisto e dell’installazione. Per la scelta del modello, e quindi per la posa in opera (e la successiva manutenzione), è necessario incaricare personale specializzato. Niente fai-da-te, amici, parenti e praticoni, quindi. L’unica è affidarsi a installatori abilitati e in possesso della certificazione f-gas.
Competenti a parte, per avere prestazioni energetiche migliori e un concreto risparmio in bolletta, il condizionatore dev’essere di classe energetica A o, meglio ancora, superiore. Un condizionatore che permette di risparmiare sulla bolletta anche il 30% rispetto a un modello meno evoluto. Per utilizzatori assidui del condizionatore (uffici, negozi, chi lo tiene in funzione di notte o per molte ore consecutive) meglio ancora un elettrodomestico dotato di tecnologia “inverter” che adegua automaticamente la temperatura rispetto all’acceso/spento, è più silenziosa, evita picchi di freddo. E permette conseguenti risparmi: fino al 30%, promettono i produttori. Può aiutare una corretta acclimatazione un de-umidificatore che mantiene l’umidità al livello ottimale del 40/60%. E’ preferibile installare un condizionatore di dimensione e potenza medio-piccola in tutte le stanze abitate che pochi grandi impianti localizzati solo in alcuni punti, ritenuti a torto strategici, di appartamenti, uffici, negozi.
Il condizionatore va sistemato in una posizione riparata dal sole e dalle fonti di calore, il più possibile orientata a nord, nord-est (per garantirsi fino al 5% di risparmio energetico), senza che sia coperto da cortine, tende, divani, mobili o barriere di qualunque genere. Il flusso di aria fredda, infine, non va indirizzato sugli spazi abitualmente occupati dalle persone, e dagli animali da compagnia.
Per evitare sprechi e malanni va tenuta una temperatura di non oltre 8-10 gradi inferiore a quella esterna e comunque intorno ai 25/26 gradi. Se non si vuol fare uscire l’aria piacevole dall’ambiente rinfrescato (o far entrare aria calda dall’esterno) vanno tenute serrate porte e finestre e, se possibile, abbassate le tapparelle. I condizionatori devono essere accesi solo quando se ne ravveda l’effettiva necessità. Durante l’utilizzo è consigliabile non alimentare le fonti di calore, limitando l’uso di altri elettrodomestici (anche per evitare picchi di consumo energetico che potrebbero mandare in tilt l’impianto), di lampade, di computer etc.
La manutenzione è importante quanto l’acquisto. Ed ecco spiegata la necessità di installatori competenti. Filtri ed erogatore vanno puliti almeno una volta all’anno in maniera da garantire aria salubre e ridurre i consumi energetici. Va, inoltre, controllata l’unità esterna, va rimossa la polvere accumulatasi su pale e batterie. E ci si deve ricordare che la legge impone di sanificare il gas refrigerante dei condensatori ogni due anni.