Un impegno crescente profuso in questi anni sui temi della qualità e della normazione tecnica, come elementi strategici per il rilancio competitivo del nostro sistema produttivo nell’economia globale: Cna ha così confermato la propria presenza nel direttivo UNI (Ente italiano di normazione) con la nomina di Natalia Gil Lopez, responsabile Cna delle Politiche per la Qualità, in occasione dell’assemblea ordinaria dei soci riunitasi a Milano la settimana scorsa e nel corso della quale si è provveduto all’elezione, per il prossimo triennio, di otto membri del Consiglio Direttivo.
Oggi, infatti, la normativa tecnica assume sempre più un ruolo fondamentale e le norme sono sempre più parte integrante dei sistemi di mercato e, di conseguenza, costituiscono un fattore sul quale si misura il successo o meno di una impresa o di un sistema imprenditoriale. Inoltre, la normazione tecnica è un supporto concreto alle sfide poste dalla globalizzazione, oltre che un riferimento tecnico per le imprese, in un’ottica di miglioramento continuo dei processi produttivi e dei servizi.
Le PMI, infatti, riconoscono sempre più la normazione tecnica come leva per spingere in alto il livello qualitativo dell’impresa, in un quadro economico globale che porta a confrontarsi con clienti più esigenti ed attenti alla qualità ed alla sicurezza dei consumatori.
In virtù di questa consapevolezza le piccole imprese, che in passato approcciavano solo marginalmente tali strumenti conoscitivi e ancor meno concorrevano alla loro elaborazione, hanno cercato di superare tali difficoltà gestendo le norme tecniche in maniera sempre più consapevole e diventando parte attiva nei processi di definizione delle norme.
La Cna, per rispondere a questa esigenza crescente, è da sempre impegnata per un maggior coinvolgimento dei propri associati in questo ambito, rafforzandone il legame e riconoscendo alla normazione tecnica una leva strategica che consente alle imprese di essere migliori protagoniste nel mercato unico comunitario e questo impegno si è anche concretizzato in un maggior contributo all’UNI dal punto di vista associativo. Auspicando che questo consenta nel tempo alle pmi di continuare a migliorare la cultura della normazione e di acquisire una maggiore abitudine ad agire direttamente nella fissazione delle proprie regole.