Site icon CNA

Contributi per il risanamento energetico degli edifici. CNA: “Imi ridotta per le aziende che risanano lo stabile”

La CNA-SHV esprime grande apprezzamento sul nuovo sistema di contributi per favorire l’efficienza energetica degli edifici e rilancia: “I Comuni possono svolgere un ruolo di sostegno, incentivando gli interventi di risanamento grazie al pagamento dell’IMI da parte delle imprese in base alla classe energetica dell’edificio, riducendola per chi opera in immobili a basso consumo energetico”.

Oggi l’assessore provinciale Richard Theiner ha illustrato il nuovo sistema di contributi per favorire l’efficienza energetica. L’attuale contributo per il risanamento energetico degli edifici copre il 30% dei costi riconosciuti, con i nuovi criteri in vigore dal 22 febbraio sarà aumentato al 50% per il risanamento energetico complessivo con annessa certificazione dello standard Casa Clima. Sale dal 30 al 70% il contributo per il risanamento energetico dei condomini. Sono stati rivisti anche i criteri per i contributi a favore delle imprese: la quota del finanziamento per lavori di risanamento e di efficientamento energetico è mediamente del 50% per le piccole imprese, del 40% per le medie e del 30% per quelle di grandi dimensioni. Il plafond complessivo a disposizione è di 15 milioni di euro.

“I nuovi criteri – afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV – daranno un’ulteriore spinta ai settori edilizia e impiantistica, che così saranno in grado di creare nuova occupazione. La possibilità di ottenere un contributo fino al 70% agevolerà il via libera per il risanamento di numerosi condomini vetusti. Saremo in prima fila, come associazione di categoria, per promuovere questa opportunità in appositi incontri informativi pubblici”.

CNA-SHV ricorda di aver attivato già da diversi anni il Consorzio Ape, un gruppo di acquisto dell’energia che riesce a ridurre la bolletta del 35% l’anno. “La riduzione dei costi dell’energia, unita alla riduzione della spesa energetica una volta effettuato il risanamento dell’immobile aziendale – prosegue Corrarati – consentirà di tagliare sensibilmente le spese delle imprese”.

CNA-SHV propone un ulteriore scatto in avanti: “A questo punto – conclude il presidente Corrarati – anche i Comuni siano protagonisti, prevedendo il pagamento dell’Imi in base alla classe energetica dell’edificio. Chi più risparmia, anche grazie ai contributi provinciali, pagherebbe di meno le tasse locali”.

Exit mobile version