“Dopo 14 anni di mare in tempesta, vogliamo rivedere il sole. Non chiediamo tanto. Chiediamo quello che il mondo che noi rappresentiamo merita: credibilità e responsabilità”. Con queste parole il presidente nazionale di CNA, Dario Costantini, ha concluso a Milano la parte pubblica del Consiglio regionale di CNA Lombardia dal titolo “Nella tempesta: una occasione di rinascita e grandezza”. Ad aprire l’iniziativa il presidente di CNA Lombardia, Giovanni Bozzini, e una tavola rotonda alla quale ha partecipato tra gli altri il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Bruno Tabacci.
“Siamo abituati a non aspettarci troppo dal contesto – ha detto Costantini – e quindi non siamo stati sul ponte della nave a guardar le nuvole, ma ci siamo rimboccati le maniche come al solito, scendendo sulla terra ferma”. Ed è per questo che la scorsa settimana “siamo andati in Spagna. Ospiti dell’amico Antoni Canete, presidente di PIMEC. Dove abbiamo anche incontrato Petri Salminen, presidente dello SME United, l’Associazione che raggruppa tutte le PMI europee. E siamo andati per condividere alcuni temi importanti, a partire dall’energia presentando la nostra proposta sull’autoproduzione. E poi carenza di personale specializzato. Anche su questo tema, purtroppo, parliamo la stessa lingua con i colleghi europei. E su questo tema abbiamo aperto un tavolo con gli spagnoli della PIMEC condividendo la necessità di un’azione congiunta di lobby su un hub formativo in nord Africa”.
“Contestualmente, il nostro segretario generale Silvestrini era a Berlino, dai nostri colleghi tedeschi, con i quali stiamo organizzando in ambasciata un vertice parallelo a quello tra i nostri Paesi in ottobre. Perché noi siamo l’impresa diffusa italiana. Ma anche spagnola, tedesca e francese. Noi siamo l’impresa diffusa europea”.
Questione sblocco crediti per i bonus dell’edilizia. “Al ministro Franco abbiamo illustrato la situazione preoccupante per migliaia di imprese e temiamo che le modifiche annunciate non siano ancora sufficienti a dare un’ancora di salvezza ai nostri che hanno in pancia i crediti. C’è il rischio reale di veder chiudere una marea di imprese che hanno anticipato denari per conto dello stato”. Costantini ha ribadito la disponibilità “a un confronto sui bonus ma occorre una prospettiva di lungo termine per le imprese del comparto che devono investire in formazione e in esperienza”.
Costantini ha parlato anche della trasformazione del settore automotive. “Noi non siamo quelli che hanno bollato come scansafatiche coloro che hanno votato il divieto dal 2035 per i motori endotermici. Tra l’altro, curioso poi che il commento dei produttori d’auto europei sia stato di tutt’altro tono. Noi crediamo che ogni traguardo abbia alle spalle un percorso con tappe imprescindibili che si chiamano strategia, programmazione, risorse, anche per realizzare le infrastrutture di ricarica per le quali siamo molto in ritardo”.
“E c’è un’ultima tappa, di cui poco si parla: rete delle telecomunicazioni, per la guida autonoma. In un Paese in cui oggi troppe nostre Imprese non sono neanche messe nella condizione di fare una videoconferenza. Ma tutti questi obiettivi, di cui abbiamo bisogno come Paese, hanno innanzitutto bisogno di due materie prime tra le più rare: la responsabilità e la credibilità. Con credibilità cerchiamo di proporre soluzioni sostenibili e praticabili. E siamo in grado di farlo perché abbiamo una presenza capillare sul nostro territorio che ci permette di fotografare la realtà dell’impresa diffusa”.
Il presidente di CNA Lombardia Bozzini in apertura ha illustrato una congiuntura economica a tinte fosche sottolineando che “la situazione che stiamo vivendo in parte ci presenta sfide e problemi nuovi, ma abbiamo altresì l’impressione che questa situazione ci stia sostanzialmente presentando il conto di vecchi nodi irrisolti e decisioni che non abbiamo preso per anni”.