“Anche oggi, anche qui in Campania ho avuto il privilegio di passare una giornata nelle aziende dei nostri imprenditori. Anche qui, anche oggi, ho incontrato gente che non molla di un millimetro e va avanti, pancia a terra, dando lavoro a tanti giovani”. Così il presidente nazionale, Dario Costantini, alla fine del tour tra alcune piccole imprese della Campania preludio al faccia-a-faccia con il governatore regionale, Vincenzo De Luca, momento culminante del convegno “Valore Presente Rinnovamento Futuro”, tenuto alla Stazione Marittima di Napoli e organizzato dal coordinamento campano della CNA, guidato dal presidente di Campania Nord, Vincenzo Santo.
Energia, lavoro e formazione e logistica sono stati i temi principali dell’iniziativa. “Ho l’impressione che non si abbia la giusta consapevolezza del problema energia – ha evidenziato Costantini – tante imprese mi dicono che, anche rispetto allo scorso anno, stanno sostenendo costi proibitivi, anche se questo non sembra essere un problema in Italia, dove la crisi energetica si è provata a mitigare con aiuti alle imprese energivore, ma non a quelle che hanno un alto consumo energetico”.
Costantini ha evidenziato il ruolo attivo della Confederazione nell’affrontare la crisi energetica. “Come CNA abbiamo presentato un progetto a Palazzo Chigi nel luglio 2022 ai tempi del governo Draghi con il quale abbiamo chiesto di trasformare il Pnrr per consentire l’autoproduzione di energia – ha specificato – Il Pnrr è stato modificato secondo quelle che sono state le nostre richieste. Adesso bisogna mettere a terra le agevolazioni in fretta, perché le bollette arrivano puntuali e per molte aziende sono un problema che fa la differenza. Approfitto della presenza del presidente di Unioncamere, l’amico Andrea Prete, per dirgli che se davvero si vuole bene alla piccola impresa si permetta anche a essa di poter effettuare massivamente l’autoproduzione energetica. Vincolare l’autoproduzione ad altri investimenti significativi vorrebbe dire estromettere le piccole imprese da quelle risorse”.
Costantini è altrettanto energico sul tema del lavoro. “Sul tema del lavoro, a fronte dei tanti numeri positivi sciorinati dal governatore De Luca, ci sono anche dei numeri negativi che rappresentano un pericoloso campanello d’allarme – ha sottolineato – la Campania è la regione con il maggior numero di giovani che non studiano, non lavorano, non si formano. Questo dato è dovuto da una serie di più fattori e spesso viene affrontato con discussioni più vicine alle chiacchiere da bar piuttosto che al voler cercare soluzioni delicate che i problemi complessi richiedono. Questa è una regione dove tanti giovani non hanno ancora trovato la loro strada. Come imprese dobbiamo fare la nostra parte insistendo sulla formazione professionale e creando nuovi servizi a livello associativo. Ma la politica non può delegare il problema. ITS, IFTS devono diventare strumenti massivi; qui vicino, a Vietri, abbiamo l’esempio di una eccellenza formativa dove, insieme al pubblico, abbiamo formato eccellenze del Made in Italy”.
Costantini guarda al tema della logistica raccontando la preoccupazione soprattutto per la portualità trasmessa al presidente dalle aziende: “bene la logistica, ma prima sediamoci, ragioniamone coinvolgendo tutta la filiera. E programmiamo anche soluzioni per la fase di uscita di una logistica dal territorio. Questo processo può avere delle ripercussioni particolarmente dolorose sul piano sociale. Siamo disponibili a sollecitare in Campania un momento di riflessione nazionale sui porti – ha concluso – perché quello che si sta verificando nel Mediterraneo con le navi che girano come formiche intorno all’Africa è un campanello allarmante che non si può non vedere porterà ripercussioni sulla nostra economia, a partire dai porti del mezzogiorno”.