“Il Superbonus 110% si è rivelato uno straordinario volano per la crescita economica” così il presidente nazionale CNA, Dario Costantini, a Sportello Italia, il programma di approfondimento della Rai. “Stimiamo nell’anno in corso un aumento del 62,7% delle spese in edilizia rispetto ad appena un anno fa per un giro d’affari di oltre 40 miliardi di euro” ha detto Costantini.
Insomma, uno stimolo potente a un settore in crisi da anni. Ma certo non hanno aiutato i continui cambi in corsa, che rischiano di bloccare lavori già programmati, ha ricordato Costantini: “in quasi due anni – ricorda il presidente nazionale CNA-, dal Decreto Rilancio al ddl bilancio all’esame del Parlamento, ci sono stati ben dieci interventi legislativi di modifica del Superbonus, ai quali vanno sommati sette misure di altro tipo, cinque circolari, due risoluzioni e ben 128 interpelli dell’Agenzia delle Entrate. Nonostante i propositi – dice Costantini – le semplificazioni rimangono un miraggio”.
Quanto ai limiti per l’accesso, “siamo assolutamente contrari alle restrizioni per le abitazioni unifamiliari con l’introduzione del tetto ISEE a 25mila euro” dice Costantini. Basti infatti pensare che finora oltre otto interventi su dieci hanno riguardato le cosiddette villette, attivando più del 50% degli investimenti”. Dalla parte di artigiani e piccoli imprenditori sembrano del resto orientarsi molte forze parlamentari, favorevoli a eliminare il tetto ISEE. Contrari anche, ricorda Costantini, allo stringente decalage del valore della detrazione per gli anni successivi al 2022 e il ridimensionamento del bonus facciate dal 90 al 60%. “Il bonus facciate ha restituito un nuovo volto alle nostre città, e va incentivato” ricorda Costantini.
Nell’ambito della programmazione della politica economica, certezza e stabilità pluriennale delle misure sono una condizione necessaria: “siamo disponibili a un confronto per definire criteri e meccanismi per il funzionamento di alcuni strumenti preziosi per stimolare la crescita come i bonus per l’edilizia, ma penso anche a misure come Piano Impresa 4.0 e la Nuova Sabatini. Le continue modifiche, e soprattutto il limitato arco temporale delle misure, oltre ad alimentare incertezza e confusione tra le imprese ed i cittadini alterano in modo artificiale la domanda provocando bruschi rincari dei prezzi e rendono più complesso il sistema dei controlli” conclude Costantini.
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