“Nicola è un imprenditore che ha saputo innovare la propria impresa fino a diventare leader mondiale nel suo settore. E lo ha fatto puntando soprattutto sul capitale umano. I suoi collaboratori questa sera festeggiano con lui perché si sentono coinvolti nel suo progetto. Che hanno fatto proprio. Questa è la cifra delle imprese, come la Samec, che noi rappresentiamo. Qualcosa di molto simile a una famiglia dove, come nel caso della Samec, si vince tutti insieme. Complimenti, Nicola, a te e alla tua squadra per il raggiungimento di questo ulteriore traguardo”. Così il nostro presidente nazionale, Dario Costantini, intervenendo alla festa per i cinquanta anni di storia della manifattura torinese, italiana ed europea custoditi dalla famiglia Scarlatelli, all’interno della Samec Automation Systems di Rivoli, in provincia di Torino. Cinquant’anni celebrati venerdì 17 maggio nel giorno del compleanno del titolare Nicola Scarlatelli personaggio poliedrico e vincente, capace di fare squadra e di coinvolgere le persone che incontra sul suo cammino.
È stata una grande festa quella organizzata da Nicola Scarlatelli nei locali della sua fabbrica, officina pulsante e tecnologica di frazione Cascine Vica, in una delle aree industriali più vivaci e popolose della città metropolitana di Torino. Una festa partecipata e ben riuscita alla quale con il titolare, la sua famiglia, la sua squadra hanno partecipato tra gli altri, con il presidente Costantini, il suo predecessore Daniele Vaccarino, il vicepresidente nazionale Marco Vicentini, presidente e segretario di CNA Piemonte, Gianni Genovesio e Delio Zanzottera, il segretario di CNA Torino, Filippo Provenzano, presidente e segretario generale della Camera di commercio del capoluogo piemontese, Dario Gallina e Guido Bolatto. Una festa nella quale con il Piemonte sono confluiti, attraverso il buon cibo, il Molise di cui è originaria la famiglia Scarlatelli e il Friuli Venezia Giulia, terra d’origine della moglie di Nicola, Antonella Conte. Una festa che ha avuto un momento coinvolgente nello spettacolo teatrale liberamente tratto dal romanzo “La chiave a stella” di Primo Levi, un vero e proprio inno alla vita, alla responsabilità, alla passione per il lavoro, all’autoformazione, alla fatica che fa crescere professionalmente e spiritualmente, uno spettacolo nel quale c’era tutto di Nicola e del suo rapporto con il lavoro, la famiglia e i suoi dipendenti. E c’era qualcosa anche del compianto fratello Pasqualino, fondatore della Samec nel lontano 1974, sarto e poi tornitore di livello, cresciuto all’ombra del grattacielo della Lancia, in una Torino certamente diversa ma non diversamente pulsante e vitale rispetto a quanto lo è oggi, vista dal punto di osservazione dell’artigianato e della piccola impresa.