“Questa di Rimini è una realtà economica vivace e da sempre laboriosa. Cinquant’anni rappresentano l’età della maturità ma anche del desiderio, in questo caso, di non sottrarsi alle nuove sfide dei nostri tempi. CNA Rimini lo sta facendo e lo farà con il piglio solito, il piglio tipico dei romagnoli che da sempre apprezzo e conosco”. Così il nostro presidente nazionale, Dario Costantini, intervenendo all’evento per festeggiare il primo mezzo secolo di vita della Confederazione a Rimini.
In una gremita e ancor più suggestiva del solito Sala Rossa del teatro “Galli” si sono ritrovati autorità civili e militari, amministratore pubblici, esponenti politici, i vertici di CNA Emilia-Romagna. Nell’occasione sono state ricordate le tappe della storia di CNA Rimini, dalla prima sede in via Dario Campana attraverso una crescita costante all’attuale di piazzale Tosi di recente ristrutturata per diventare “la casa delle imprese”, il centro di tutta una serie di attività anche sui territori, con il nuovo ufficio di Fratte di Sassofeltrio e la moderna sede di Cattolica.
Nell’occasione, il direttore di CNA Rimini, Davide Ortalli, ha sottolineato come “questo ritrovarsi per festeggiare i nostri primi cinquanta anni di vita è l’occasione per celebrare la nostra storia, fatta di persone, idee, progetti e aspirazioni, ma anche e soprattutto per ribadire come CNA sia presente quotidianamente sul territorio, nelle scuole, nelle università, tra le istituzioni e soprattutto nelle aziende con la volontà di accompagnarle anche nei grandi cambiamenti che stiamo vivendo”.
“Parlare con i giovani e non dei giovani è l’impegno che ci siamo dati”, ha evidenziato a sua volta il presidente di CNA Rimini, Mirco Galeazzi. Il 68 per cento dei giovani matura la prima esperienza lavorativa in una piccola impresa, un dato che rappresenta un elemento culturale importante ma anche una grande responsabilità. “Il nostro intento – ha proseguito Galeazzi – è quello di promuovere la conoscenza delle opportunità che offre il mondo delle piccole imprese in termini di realizzazione delle ambizioni. Serve rafforzare il flusso di informazioni e la conoscenza reciproca tra giovani e sistema produttivo. E’ complesso ma siamo pronti a raccogliere questa sfida”.