CNA esprime forte preoccupazione per l’ulteriore irrigidimento dei criteri sui prestiti alle imprese da parte degli istituti di credito italiani registrato dalla Banca centrale europea.
Alla vigilia della riunione del board della Bce, chiamato a decidere anche su un eventuale aumento dei tassi d’interessi, la notizia è tanto più allarmante. Proprio l’aumento del costo del denaro – secondo la stessa Bce – ha provocato nel contempo una riduzione della domanda di credito da parte delle imprese.
Il combinato disposto di questi elementi porterà – ancora per la Bce – a una nuova diminuzione delle richieste di prestiti. Di conseguenza, si potrebbe innescare una spirale critica destinata a riverberarsi su tutta l’economia. La riduzione in quantità dei prestiti, combinata a un elevato livello dei tassi d’interesse, può determinare un brusco calo degli investimenti e rischia di avere conseguenze sull’occupazione e sulla crescita del Paese.
CNA sollecita le banche italiane a evitare ulteriori irrigidimenti nella concessione di prestiti alle imprese, pur rimanendo le politiche degli istituti di credito ancorate a criteri improntati alla cautela, tenendo conto che la rischiosità delle piccole imprese è da anni in calo.