Nelle Marche sono nove i Confidi artigiani, con 55.217 imprese associate di cui 36.648 artigiane, pari al 75% delle imprese iscritte all’Albo, con oltre 350 milioni di euro di finanziamenti garantiti ogni anno. Con 24.316 soci, Fidimpresa Marche è il Confidi più grande della regione.

Fidimpresa Marche, inoltre, è stato il primo nella regione ad aver ottenuto dalla Banca D’Italia l’iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari vigilati, a partire dall’1 aprile 2016, in base all’articolo 106 del nuovo Testo unico bancario. In questo modo la Banca d’Italia ha autorizzato Fidimpresa Marche all’esercizio di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico.

Ma vediamo la situazione relativa all’attività specifica di Fidimpresa Marche nella provincia di Ancona, per capire il reale peso della sua azione a tutela di artigiani e piccole e medie imprese.

I soci sono in totale ben 5.181 e nel 2015 sono state rilasciate garanzie a 764 imprese pari ad euro 14.264.865.

Delle 22 imprese marchigiane ad aver evitato di finire nelle mani degli strozzini grazie ai 455 mila euro concessi dal Confidi della Cna tramite il fondo antiusura, tre sono della provincia di Ancona. Queste tre operazioni hanno permesso di erogare finanziamenti per euro 105.000 con garanzia complessiva media del 78,57%.

Numeri che confermano quindi anche l’importanza della presenza di Fidimpresa Marche nel contrasto all’usura. 

“Possiamo certamente affermare senza peccare di vanto – dichiara Daniele Ricciotti, direttore Fidimpresa Marche sede di Ancona – che è grazie ai Confidi se le imprese artigiane e le piccole e medie imprese sono riuscite a resistere per sette lunghi anni ad una crisi che sembrava non avere fine.  Ora che cominciano a vedersi i primi piccoli segnali di ripresa, i Confidi sono ugualmente importanti per  garantire i finanziamenti per la ripresa degli investimenti”.

Ed è proprio in questo contesto che si svolge il ruolo centrale esercitato da Fidimpresa Marche, Confidi della Cna.

“La recente iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari vigilati – continua Ricciotti –  è una conferma dell’intenso e proficuo lavoro svolto dall’intera struttura negli ultimi anni, che ci ha consentito di aiutare centinaia di imprese a investire nella propria attività, garantendo e agevolando l’accesso al credito bancario. Siamo orgogliosi del riconoscimento della Banca d’Italia e lavoreremo sempre nell’ottica di una ulteriore crescita delle imprese. Sempre attenti alle mutazioni dei territori e delle loro esigenze cercheremo di potenziare le nostre offerte di strumenti finanziari e di prodotti per gli investimenti delle pmi”.

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