OroArezzo 2015: la fiera in programma dal 9 al 12 maggio si preannuncia da record – annuncia Nicola Tacchini, Presidente Orafi CNA e Presidente pro tempore Consulta Orafa. Arezzo Fiere prevede un incremento del 35% delle aziende che dovrebbero passare da 500 a 700. Un dato molto positivo al quale anche CNA ha dato il suo contributo: sono circa 40 le aziende che saranno presenti nei nostri stand. Un incremento di oltre il 50% rispetto al 2014, anno in cui parteciparono 18 aziende.
Ultimo dato ma non per ordine di importanza; la Fiera ha già l’adesione di 450 buyers. Crescono quindi i numeri e di conseguenza anche le aspettative dal momento che si intravede uno scenario nel quale si possono ottenere risultati importanti in termini di ordinativi per le aziende”.
Si modifica il clima internazionale ma si vedono anche i risultati delle azioni locali. “Grazie al progetto “5 chili d’oro”, sono stati creati 90 nuovi posti di lavoro nelle aziende orafe da novembre scorso ad oggi. Lo strumento funziona – sottolinea Nicola Tacchini. Altri 8 accordi sono in fase di lavorazione (in attesa delle ultime verifiche) e 2 in via di formalizzazione (in attesa della sigla delle parti sindacali). In tutto fanno più di 100 assunzioni legate allo strumento “5 chili d’oro o 50 di argento per ogni nuovo dipendente”. Il meccanismo mette a disposizione delle imprese il metallo in base ad un patto stipulato con il sindacato finalizzato ad assunzioni a tempo indeterminato. Nello specifico si tratta di prestito d’uso con tasso di interesse di circa il 3% per 18 mesi, rinnovabile, e mutuo in oro di 60 mesi oltre un anno di ammortamento. Le aziende che si impegnano ad assumere hanno diritto ad una garanzia gratuita fino all’80% su un fondo costituito dalla Regione.
Uno strumento fortemente voluto dalla Consulta Orafa e abbracciato dal sistema economico e bancario con la Regione Toscana a fare da perno istituzionale. Il risultato è davvero importante e conferma la bontà e positività del ragionamento che sta alla base: credito per le aziende in cambio di occupazione”.
Alcuni segnali positivi, quindi, dal settore orafo: “le aziende – sottolinea Tacchini – vivono in un contesto caratterizzato da una crescente e fortissima competitività dovuta all’accelerazione tecnologica, all’apertura dei mercati, ad un’innovazione che si presenta sistemica e multidimensionale. I sistemi territoriali d’impresa devono necessariamente operare un salto di qualità attraverso la definizione di progetti strategici in grado di attivare sinergie tra competenze e risorse oggi non ancora pienamente utilizzate. In questo senso, un più stretto rapporto tra progetti innovativi ed attività formativa appare assolutamente strategico”.
Da qui una terza buona notizia per il settore orafo: “il mese prossimo – annuncia Tacchini – verrà costituita una Fondazione con sede in provincia di Firenze, partecipata anche dall’Istituto Tecnico Professionale Margaritone, da CNA Arezzo e dalle altre categorie di riferimento della Consulta orafa, denominata “Istituto Tecnico Superiore per tecnologie innovative per i beni e le attività culturali”. Il distretto orafo aretino avrà quindi una propria rete formativa di settore, con un I.T.S. che sarà istituto di eccellenza e di alta specializzazione tecnologica, la cui offerta si configura in percorsi ordinamentali. Essi costituiscono il segmento di formazione terziaria non universitaria che risponde alla domanda da parte delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione”.