Nel primo quadrimestre del 2015 le opere pubbliche in Sardegna tornano a crescere dopo la flessione del 2014 ma diminuiscono le risorse in gara che invece nell’anno precedente erano aumentate. Gli ultimi dati sul mercato complessivo delle Opere Pubbliche nel primo quadrimestre 2015 in Sardegna, resi noti dal Centro studi della CNA regionale, registrano una completa inversione di tendenza rispetto al risultato osservato nel 2014. La gare promosse sono state 405 per una spesa complessiva pari a 218 milioni, pari rispettivamente a un incremento del 13% del numero e a una contrazione del 23% rispetto al valore delle opere in gara nel primo quadrimestre 2014. Osservando la dinamica mensile la ricerca mette in evidenza un avvio d’anno assai modesto (solo 98 gare e 31 milioni) cui sono seguiti un bimestre più brillante e un nuovo stop ad aprile, segno dell’estrema fragilità e volatilità del mercato.
Le tipologie dimensionali – La diminuzione delle risorse in gara è dovuta alla fase ancora difficile per l’appalto delle opere di grandi dimensioni. Sotto i 5 milioni infatti il mercato è tutto in crescita: in quattro mesi sono state promosse 357 gare di importo segnalato inferiore a 5 milioni per un importo pari a 132 milioni (contro 304 gare a poco più di 100 milioni mandate in gara nel primo quadrimestre 2014).
Sopra tale soglia risultano censite solo 8 gare (erano 11 nel 2014) per 85 milioni complessivi (180 un anno prima). Di queste una soltanto supera i 15 milioni (si tratta della gara promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Agenzia del Demanio di Cagliari per l’affidamento, in regime di accordo quadro, dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili in uso alle Amministrazioni dello Stato, nonché su quelli i cui interventi sono gestiti dall’Agenzia del Demanio, compresi nel territorio di competenza della Direzione Regionale Sardegna) e nessuna i 50 milioni. Ne deriva una diminuzione dell’importo medio delle opere in gara che si riduce, da più di 900mila euro nel primo quadrimestre 2014 a meno di 600mila quest’anno.
I committenti – I Comuni sono i principali committenti pubblici, nonché principali responsabili della crescita numerica, ma anche di una evoluzione positiva della spesa: con 339 interventi per un valore di 135 milioni segnano un incremento rispettivamente del 42% e 121% rispetto al primo quadrimestre 2014.
In questo primo scorcio dell’anno appare molto penalizzata l’attività delle Province e delle Aziende Speciali: le prime sono presenti con solo 6 gare e 1,7 milioni (27 gare per quasi 9 milioni nel primo quadrimestre 2014); ancora più negativo il risultato per le Aziende Speciali che in quattro mesi hanno promosso una sola gara (28 per 128 milioni un anno prima).
La Regione Sardegna che ha promosso 20 gare e una spesa di 3,4 milioni, di cui 1,5 relativi al servizio di manutenzione ordinaria, straordinaria ed evolutiva, per un periodo di 15 mesi, finalizzato alla migliore efficienza dei beni costituenti la rete radio regionale.
Quanto ai bandi dell’amministrazione statale la CNA registra una frenata generale del numero delle gare (-37,5%) a fronte di una spesa in rapida crescita: in quattro mesi l’amministrazione centrale ha mandato in gara 9 interventi per un valore di 45 milioni, grazie alla gara da 30 milioni dell’Agenzia del demanio del MEF di Cagliari. Per l’Anas invece il bilancio è tutto improntato al contenimento della domanda: solo 6 le gare promosse (15 un anno prima) per meno di 3 milioni (33 nel primo quadrimestre 2014).
Le province – A livello provinciale per numero di gare e per valore economico si distingue Cagliari, con 101 iniziative e 84 milioni, pari a quote del 25% per numero e del 39% per valore del totale regionale. La dinamica è tutta negativa rispetto al primo quadrimestre 2014 (-5% e 48%)
Importante anche l’attività nelle provincia di Nuoro dove il mercato, rappresentato da 80 gare e 42 milioni, cresce sensibilmente rispetto al periodo corrispondente del 2014. A Sassari invece, con 60 gare a 45 milioni, la dinamica è di crescita numerica ma di riduzione degli importi in gara. Tra le altre province Oristano è l’unica a chiudere il bilancio del primo quadrimestre con mercato in crescita, sia numerica che economica.
Le aggiudicazioni – Tra Gennaio e Aprile 2015 sono state censite 181 aggiudicazioni di gare per opere pubbliche, per un valore complessivo a base di gara pari a 155 milioni di euro, riferiti a 109 contratti di importo noto. Rispetto al primo quadrimestre 2014 la dinamica è totalmente negativa: -30% per numero e -23% per valore. Cala anche il ribasso medio, da 22,1% a 21,6%. In primo piano due aggiudicazioni di gare Anas, relative ai lavori di completamento dell’itinerario in variante alla attuale S.S. 125 tra Cagliari e Tortolì: si tratta rispettivamente del Tronco Tertenia – San Priamo – 1° lotto – 1° stralcio dal Km 0+000 al Km 5+665 (42,2 milioni) e 4° lotto – 2° stralcio (28,7 milioni). Si segnala poi la sigla del contratto per eseguire i lavori di rinnovamento di condotte idriche, promossi dal Consorzio di Bonifica della Nurra di Sassari (9,7 milioni l’importo a base di gara).
Tutto negativo il bilancio per i principali enti territoriali, che nel complesso hanno ridotto del 26,5% il numero e del 60% numero e importo dei contratti siglati un anno prima. Per le grandi committenze si segnala una riduzione anche più importante del numero, a fronte di una crescita del valore, da ricondurre alle due maxi gare dell’Anas aggiudicate nei primi mesi dell’anno.
E’ variabile infine la dinamica del ribasso medio che balza al 26% nel primo mese dell’anno per poi scendere bruscamente al 17,5% a febbraio. Nei mesi successivi torna a crescere, ma il risultato medio del primo quadrimestre, come detto, è di modesta riduzione rispetto al primo quadrimestre 2014: 21,6% contro il 22,1%.
Il commento dei vertici della CNA – «Rispetto al 2014 abbiamo registrato un ulteriore aumento delle piccole gare ma anche una netta riduzione della spesa pubblica destinata agli appalti», commentano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della CNA Sardegna e presidente della CNA Costruzioni. «Si tratta di un risultato negativo che riguarda questi primi 4 mesi; può e deve essere sovvertito con esiti positivi in corso d’anno se si accelerano le procedure di messa in gara delle risorse previste dal piano infrastrutture regionale e dai fondi europei, in particolare per i lavori immediatamente cantierabili, dissesto idrogeologico, edilizia scolastica ed efficientamento energetico degli edifici».