Presso il Centro Congressi di Largo Firenze a Ravenna, CNA Giovani Imprenditori ha organizzato l’evento “Crowdfunding: istruzioni per l’uso”, un momento di confronto per far conoscere uno strumento di finanziamento e condivisione di idee sempre più diffuso, con l’obiettivo di sfruttarne tutte le opportunità.
Dopo i saluti di Antonio Penso, direttore della Fondazione Flaminia e Stefano Vallerini Galan, presidente provinciale di CNA Giovani Imprenditori è intervenuta Martina Lodi, ASTER responsabile di KICK-ER che ha spiegato alla folta platea di intervenuti che cosa è il crowdfunding, quando e perché si usa si usa, fornendo anche qualche dato.
“Il crowdfunding – ha detto – è uno strumento difficile da decifrare. In senso letterale è una raccolta fondi (funding) di tipo collettivo, realizzata on line, in cui molte persone (crowd – folla) effettuano donazioni in denaro per sostenere un progetto o un’iniziativa, talvolta anche senza ritorno economico. Ma non bisogna fermarsi alla semplice raccolta fondi, dietro a una campagna vincente di crowdfunding si sviluppa un’attività di marketing, promozione, verifica del prodotto che può rappresentare il vero valore aggiunto di questa attività”.
“I principali modelli di crowdfunding – ha aggiunto – sono: donation based in cui è possibile fare donazioni per sostenere una determinata causa o iniziativa, senza avere nulla in cambio; reward based dove si partecipa al finanziamento del progetto in cambio di un premio, un riconoscimento non in denaro e che è, ad oggi, è il modello più diffuso; equity based quando, tramite l’investimento on-line, si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società. In tal caso, la “ricompensa” per il finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione all’impresa”.
“Dal momento dell’impatto della crisi finanziaria globale – ha poi evidenziato Lodi – il crowdfunding è passato dall’essere un fenomeno di nicchia del Web 2.0 a un business che fa girare 5 miliardi di dollari l’anno. Le proiezioni mostrano somme di raccolta in piena crescita per i prossimi anni fino a totali una volta impensabili, possiamo quindi affermare che non si tratta più di un fenomeno passeggero”.
“Alcuni numeri – ha continuato ancora Lodi – confermano questa crescita anche in Italia. Da una ricerca dell’Università Cattolica di Milano, nel nostro Paese si registrano, nel 2015, 82 piattaforme di Crowdfunding, di cui 69 attive e 13 in fase di lancio, con un incremento delle posizioni attive del 68% rispetto al 2014. Il valore complessivo del crowdfunding italiano è di 56, 8 milioni di euro (+85% rispetto al 2014). Per quanto riguarda invece le tipologie di campagne, quelle imprenditoriali rappresentano il 20% del totale”.
A seguire, l’intervento di Agnese Agrizzi, GINGER, che ha fornito utili suggerimenti su cosa fare per una campagna vincente di crowdfunding”.
Durante la serata è stato presentato anche un caso di successo di raccolta fondi con il progetto “La Torre aumentata” illustrato da Loop srl di Bologna.
Ha coordinato i lavori Andrea Alessi, responsabile CNA Giovani Imprenditori di Ravenna.