Come la maggior parte delle manifestazioni di quest’anno, anche il Festival della Diplomazia, appuntamento fisso nel panorama delle iniziative culturali che si svolgono in autunno nella Capitale, per la sua 11esima edizione ha dovuto rivedere molti aspetti, proponendosi questa volta dal 22 al 30 ottobre 2020, in maniera ibrida, in parte in presenza e in parte in digitale.
Tra i convegni presenti nel ricco programma, lunedì 26 alle 11 ha avuto luogo l’incontro virtuale ‘Export e internazionalizzazione post Covid’ – moderato dal giornalista del Sole24ore Gerardo Pelosi – al quale hanno preso parte Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri, Pasquale Salzano, Presidente SIMEST, Giovanni Da Pozzo, Presidente di Promos Italia, Agenzia italiana per l’internazionalizzazione, Stephan Müchler, Presidente e CEO delle Camere del Commercio e dell’Industria della Svezia meridionale e Presidente Deputato all’ Eurochambres di Bruxelles e Roberta Datteri, vicepresidente nazionale di CNA con delega all’internazionalizzazione.
Nel suo intervento la vicepresidente Datteri ha sottolineato che “in questo momento storico tanto complicato a causa della crisi pandemica è difficile immaginare quale sarà lo scenario che subentrerà quando questo periodo sarà ormai solo un ricordo. Quello che però si sta rivelando fondamentale è la cooperazione internazionale che consente al commercio estero di proseguire in virtù di una diplomazia economica sempre più indispensabile”.
“Le azioni prese dal Governo italiano a supporto dell’export per rilanciare il Sistema Paese e il Made in Italy – ha proseguito la vicepresidente – hanno avuto un impatto eccezionale, grazie all’utilizzo di strumenti come il fondo Simest ma non sono sufficienti, così come non lo sono, purtroppo, le strategie straordinarie previste dell’Unione europea”.
“Le nostre piccole e medie imprese – ha rimarcato Datteri – hanno dimostrato di possedere una grande dose di resilienza ma l’esigenza adesso è quella di tornare a fare business. Il digitale è stato fondamentale e ci ha insegnato che esiste un nuovo e valido supporto ma non può sostituire in toto gli eventi fisici come quelli fieristici. Rivolgiamo, quindi, un appello alla diplomazia interazionale, affinchè metta a punto una sorta di ‘rinascimento delle relazioni commerciali internazionali’ ripensando nuovi modelli di business nel totale rispetto delle norme di sicurezza e rivolga, allo stesso tempo attenzione ad un altro aspetto non meno importante: la sostenibilità”.
Per la vicepresidente CNA – ha concluso – “sarebbe importante dare alla sostenibilità il giusto valore economico, per rendere evidente a chiunque che a dispetto di un alto costo diretto vi è un alto ritorno per la collettività”.