“Per l’occupazione nelle micro e nelle piccole imprese il 2015 è stato un anno da Premio Oscar”. E’ questo l’incip dell’articolo pubblicato da Corriere.it a firma di Isidoro Trovato, in cui si citano i dati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della CNA.
“In dodici mesi i posti di lavoro sono cresciuti del 2,5 per cento. Nel 2014 erano calati dell’1,9 per cento. Un’inversione di tendenza inaspettata e di notevole valore – sottolineaTrovato – . Il campione da cui sono estratti è king size: oltre 20.500 imprese che danno lavoro a circa 125mila addetti. E’ evidente che le piccole imprese, da sempre le prime a pagare le crisi, con chiusure e fallimenti, stavolta sono state reidratate da un energizzante bicomponente: gli accenni di ripresa e le misure messe in campo dal Governo (Jobs Act e decontribuzione sulle assunzioni)”.
L’articolo ricorda che “a crescere in maniera più robusta sono le assunzioni a tempo indeterminato (+26,6 per cento). Ma quelle a tempo determinato risultano in aumento (+8,3 per cento). In riduzione, invece, l’apprendistato (-10,8 per cento) e i contratti flessibili (-26,7 per cento). Anche per il 2015, quindi, nelle piccole imprese ha vinto, secondo tradizione, la stabilità: infatti l’82 per cento degli occupati è titolare di un contratto a tempo indeterminato”.
“Ma l’Osservatorio Cna non offre solo buone notizie – continua l’articolo – all’orizzonte sembrano addensarsi nubi minacciose. Fino al 31 dicembre scorso la legge prevedeva un esonero pari al 100 per cento dei contributi dovuti per le assunzioni a tempo indeterminato, con un limite massimo di 8.060 euro. Ma dal primo gennaio la misura ha subito un drastico taglio. L’esonero è calato al 40 per cento del totale, con un tetto di appena 3.250 euro. Un taglio drastico che rischia di alterare in maniera sostanziale gli equilibri. Vedremo che cosa succederà quest’anno – conclude Trovato -. Continuerà la galoppata delle assunzioni o tornerà la bonaccia?